martedì 19 maggio 2020

[REVIEW PARTY] Recensione "Il canto della rivolta", Suzanne Collins



Buon pomeriggio readers e ben tornati con il secondo post del giorno e con la terza e penultima tappa del review party di Hunger Games.

Esce oggi infatti "Ballata dell'usignolo e del serpente" e io sono qui a parlarvi de "Il canto della rivolta", ultimo libro della storia di Katniss e Peeta. Sì, sì, c'è anche Gale sì...

Il canto della rivolta. Hunger games di [Suzanne Collins, Simona Brogli]Titolo: Il canto della rivolta
Autore: Suzanne Collins
Genere: Distopico
Editore: Mondadori
Serie: Hunger Games #3
Pagine: 419
Prezzo ebook: 7,99
Prezzo cartaceo: 13,00
Link d'acquisto: https://amzn.to/2Zl8JDg


Contro ogni previsione, Katniss Everdeen è sopravvissuta all'Arena degli Hunger Games. Due volte. Sembra un sogno. Invece è un incubo. Katniss è in pericolo. E con lei tutti coloro a cui vuole bene. Tutti coloro che le sono vicini. Tutti gli abitanti del Distretto. Perché la sua ultima vittoria ha offeso le alte sfere, a Capitol City. E il presidente Snow ha giurato vendetta. Comincia la guerra. Quella vera. Al cui confronto l'Arena sembrerà una passeggiata.

Serie Hunger Games
0,5 Ballata dell'usignolo e del serpente (in uscita oggi)
Il canto della rivolta

L'AUTORE

Libri di Suzanne CollinsL'idea della saga di Hunger Games (edita in Italia da Mondadori tra il 2009 e il 2012) si è fatta strada nella sua mente mentre faceva zapping tra le immagini dei reality show e quelle della guerra vera. I suoi libri sono tradotti in molti Paesi e continuamente ristampati. Un vero caso editoriale, tanto che la rivista Time ha incluso Suzanne Collins tra le 100 più influenti personalità della cultura. Inoltre, dal 2012 è stata tratta una trilogia cinematografica dalla serie di Hunger Games, con Jennifer Lawrence (nel ruolo di Katniss Everdeen), Donald Sutherland e Stanley Tucci.
Di rilievo è anche la serie di romanzi Gregor, pubblicati in Italia per i tipi Mondadori tra il 2013 e il 2014. Sempre nel 2014, esce Un anno nella giungla, prima prova della Collins nella letteratura impegnata per bambini.
La scrittrice vive nel Connecticut con la famiglia e due gatti selvatici.

recensione

Mi chiamo Katniss Everdeen. Ho diciassette anni. Sono nata nel Distretto 12. Ho partecipato agli Hunger Games. Sono fuggita. Capitol City mi odia. Peeta è stato fatto prigioniero. Si pensa che sia morto. È molto probabile che sia morto. Forse è meglio che sia morto…
Prima di iniziare volevo ricordarvi di non leggere questa recensione se non avete letto/visto la serie! 

Siamo giunti alla fine di questa trilogia. Katniss è al distretto 13 insieme a tutti gli alleati.  E' insieme a Prim, sua madre, Gale e tutto il distretto 12. Gli ultimi Hunger Games non sono finiti nel solito modo, non c'è stato un vero vincitore e questo ha aumentato l'ira del presidente Snow. 

Finalmente entriamo nel vivo dei complotti di Panem e dei distretti. Scopriamo che il distretto 13 non è mai stato cancellato completamente, si nascondono sottoterra dove ormai sono diventati potentissimi e pronti ad andare contro Capitol City per riprendersi quello che gli appartiene. Peeta, il mio Peeta, è sotto il controllo del Presidente Snow, così come Johanna. 

Nella prima parte del romanzo conosciamo meglio il piano che hanno iniziato ad attuare in "La ragazza di fuoco". Katniss diventa ufficialmente la Ghiandaia Imitatrice e, come richiesta, chiede di liberare tutti i tributi catturati da Snow negli ultimi Hunger Games.
Nella seconda parte del romanzo, invece, si ha molta più azione, tornando quasi ai tempi dei giochi. E' iniziata la vera rivolta e tutti - o quasi - i distretti sono uniti contro Capitol City.

Grazie alla propaganda sono riusciti a far sapere che la ghiandaia imitatrice è viva, è sopravvisuta per ben due volte ai giochi, e questo ha creato ancora più fame di rivoluzione, ancora più combattenti per il bene comune.
Il fuoco sta prendendo il sopravvento! E se noi bruciamo, voi bruciate con noi!
Non voglio dirvi molto altro della trama, come per "La ragazza di fuoco" sempre per gli stessi due motivi: probabilmente conoscete già la storia, oppure, nel caso in cui non la conosciate, vorrei che vi godiate totalmente il romanzo da voi. Anche se arrivati a questo punto, sono sicura che tutti voi conosciate la storia!

In questo romanzo è anche molto più marcato il #TeamPeeta vs #TeamGale. Indovinate io da che parte sto? Non ci sono molti dubbi a riguardo...
Nonostante questa nota romantica, il romanzo non è incentrato su questo triangolo, a Katniss neanche frega più di tanto scegliere, lei ama entrambi per motivi diversi e in modo diverso. Tutto ruota intorno alle alleanze, alla rivoluzione, alla libertà e alla parità sociale ed economica. 

Il romanzo, come la serie, è magnifica proprio per questo motivo. In molti paesi Hunger Games ha creato un sentimento comune di rivoluzione, so per certo - anche se non ricordo dove, dato che l'ho letto anni fa - che in un centro commerciale di qualche paese estero, abbiano fatto una manifestazione dove hanno fischiato il motivetto di Katniss e Rue e alzato le tre dita. 

Insomma readers, Hunger Games non è il solito libro per passare il tempo, ha degli ideali, delle idee rivoluzionarie, è sì una bella storia, ben narrata, che ci tiene con la testa incollata sulle pagine, ma ci fa anche riflettere e crescere.

Rimettere insieme i pezzi richiede dieci volte il tempo che serve per crollare.
 La crescita dei personaggi tra un libro e l'altro è ben descritta, hanno subìto molti traumi, sia Katniss che ha partecipato due volte ai giochi, ma anche chi non ha mai partecipato. Tutti hanno perso qualcosa, la famiglia, gli amici, l'amore della propria vita..il loro distretto. Ma sono uniti e lottano tutti insieme, per riprendersi quello che gli appartiene e che gli è dovuto.

Due paroline le devo spendere anche qui, vi toccano...il romanzo finisce bene e male. Lo sappiamo tutti. Abbiamo perso molti personaggi importanti, ho pianto come una fontana alla loro morte. Però vorrei dare, come sempre, più spazio al mio piccolo Peeta. E' stato il ragazzo del pane, il ragazzo innamorato, ora è - a tutti gli effetti - una pedina dei loro giochi. Proprio ciò che, sin dal primo romanzo, aveva detto di non voler diventare

Quindi il mio quesito è: l'autrice quanto mi odia per la sorte di Peeta? Credo tantissimo. Perché, seppur vivo, non è più lo stesso ragazzo che era un tempo, è un'altra persona, più complicata e rotta, non potrà più riaggiustarsi, dovrà rimanere così per sempre. Eppure riesce ad andare avanti. Questo vi dimostra, e penso sia stata anche l'idea dell'autrice, che non importa quanti ostacoli la vita ci mette davanti, noi dobbiamo viverla per quello che è, dobbiamo lottare e amare ogni giorno.

Ovviamente vi ripeto di leggere la trilogia perché, come vi detto poc'anzi, è un libro perfetto sia per innamorarci dei personaggi, sia per pensare. 

La mia valutazione

Prima di andare vi ricordo, ancora una volta, di andare a leggere le recensioni delle mie colleghe che - come me - hanno partecipato all'evento e oggi vi parlano di questo romanzo.



A presto,

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