Buongiorno a tutti Readers e ben tornati sul blog con una nuova recensione.
Oggi vi parlerò dell'ultimo volume della serie A prima vista "Dimmi Per Chз Combattiamo" di TJ Klune!
Un libro che come i precedenti volumi mi ha conquistata dall'inizio alla fine e di cui non vedo l'ora di parlarvi.
Come sempre prima di iniziare ringrazio la casa editrice per la copia digitale del romanzo!
Titolo: Dimmi per chз combattiamo
Autore: TJ Klune
Genere: Contemporaneo
Editore: Triskell
Serie: A prima vista #4
Pagine: 433
Credete nell’amore a prima vista? Corey/Kori Ellis non ci crede. Tutti i suoi amici si sono ormai felicemente accasati, ma lǝi ha altro a cui pensare. L’amore può attendere, quello che conta al momento è riuscire a sopravvivere allo stage che anticipa la sua laurea. Ma allora perché non riesce a togliersi il suo ex-professore Jeremy Olsen dalla testa? E se la sua non fosse solo ammirazione nei confronti di una mente brillante e appassionata?
Qualunque sia il motivo di quella specie di infatuazione, tuttavia, non c’è niente che Corey/Kori possa fare se non rassegnarsi. Peccato che lo stage di cui sopra lǝ vedrà lavorare alla Phoenix House, un centro giovanile LGBTQI che ha da poco assunto un nuovo direttore; e siccome la vita a volte si diverte a farci lo sgambetto, il caso vuole che detto nuovo direttore altri non sia che un ben noto ex-professore.
Dispostǝ a fare di tutto pur di riuscire a mantenere i rapporti tra loro su un piano strettamente professionale, Corey/Kori commette un errore madornale: chiede aiuto agli amici Sanford Stewart e Paul Auster, che però tendono, come al solito, a fare un po’ di testa loro.
Ambientato durante l’estate del 2016, Dimmi per chз combattiamo è una celebrazione della vita queer e di chi decide di restare fedele a se stessǝ. A qualunque costo.
L'AUTORE
Quando TJ Klune aveva otto anni, prese una penna e un foglio e cominciò a scrivere la sua prima storia (che risultò essere la sua personalissima versione epica del videogame Super Metroid. Non pensava che il gioco finisse in maniera adeguata e voleva offrire la sua visione; purtroppo, non ha mai ricevuto risposta dalla casa produttrice). Adesso, due decadi dopo, il cast di personaggi nella sua testa si è molto ingrandito, il che va anche bene, perché TJ è diventato uno scrittore a tempo pieno e può dedicare loro tutto il suo tempo.
Da quando ha cominciato a essere pubblicato, ha vinto il Lamba Literary Award per il miglior romance gay, ha combattuto contro tre leoni che minacciavano di attaccare il suo villaggio ed è stato scelto da Amazon per aver scritto uno dei migliori libri LGBT del 2011.
Uno di questi avvenimenti non è vero.
(È la storia del leone. Quella non è vera.)
Facebook: TJ Klune
Facebook fan group: Klunatics
Email: tjklunebooks@yahoo.com
LA SERIE
La serie A prima vista è composta da:
0.5 Sandy and Paul’s Gay Porno Adventure
4. Dimmi Per Chз Combattiamo
recensione
Aspettavo questo libro come si aspetta Natale e ne
è valsa la pena. Avevo delle aspettative, conoscendo l’autore, ma non mi
aspettavo che le superasse di così tanto.
Questo romanzo è un grido: un grido d’aiuto, di
accettazione, di normalità. Prima ancora che di amore si parla di sé stessi, di
battaglie interiori e voglia di vivere come si è.
Corey/Kori è il miglior personaggio. Certo, è il
protagonista, ma ha così tanto da raccontare che si resta senza parole. Jeremy
è splendido come persona e come compagno, ma Corey/Kori ha qualcosa in più.
Non voglio stare qua a raccontarvi una trama che avete già
letto, cari lettori, mi voglio concentrare sulle cose importanti che mi hanno
emozionato per tutta la lettura.
Sarò ripetitiva, ma per me questo è il libro migliore della
serie, nonostante io abbia amato gli altri. Questo è a un livello superiore:
parla dell’essere bigender e accorgersene in un contesto difficile come quello delle
famiglie affidatarie; parla di crescere e con l’aiuto degli amici – in questo
caso Sandy, Paul, Darren, Vince, Nana, Matty, Larry, Charlie- uscire dalla
propria comfort zone e attivarsi per essere una rete di sicurezza per altre
persone.
Non riuscivo a fargli capire perché certe mattine mi
svegliassi con il desiderio di indossare una gonna o truccarmi. E non mi aiutava
che uno degli assistenti sociali continuasse a parlare di travestitismo” […] “in
un certo senso era meglio che sentir parlare di malattia mentale. Mi è successo
anche quello, e più di una volta. Pensa di essere un bambino con problemi di identità
a cui viene detto che hai quei dubbi e quelle incertezze perché non sei sano di
mente.
Già da questa citazione si riesce a comprendere il livello
di profondità che raggiunge l’autore parlando di questi temi e facendolo in
modo magistrale, descrivendo perfettamente gli stati d’animo.
Spicca in questo volume, tra le altre persone, Charlie, che
vediamo finalmente sistemato e ancora più presente. Capiamo anche di più su di
lui, il suo passato e la sua personalità. E’ sempre il primo ad accorrere in
aiuto di Corey/Kori e di coloro che ne hanno bisogno.
Non lasciare che il tempo ti scorra tra le dita. Lo so che
sei molto impegnata e hai tanti pensieri. E qualche volta senti il bisogno di
proteggerti. Le armature vanno bene, finché un giorno non ti dimentichi che ce
l’hai addosso e non la togli più.
Ho lasciato quasi per ultimo ma non per minore importanza,
anzi, proprio perché la reputo una delle parti più importanti del libro, il
centro dove Corey/Kori fa lo stage e nel
quale Jeremy è direttore temporaneo. E’ un centro che accoglie principalmente
ragazzini che non si sentono capiti o hanno problemi, che sia a casa o in
società. E’ un appoggio, una spalla su cui piangere quando i momenti si fanno
difficili. Una menzione particolare va a Diego e a Kai -spero ci sia un libro
su di loro!-, a Marina e a Jeremy che si è sempre comportato da amico, più che
da direttore. Charlie, alla fine, ha dato il suo importantissimo contributo che
mi ha fatto emozionare:
Se c’è una cosa che vi chiedo di ricordare è questa: siete
importanti. Siete speciali. Non importa che vi identifichiate come un uomo, una
donna o qualcosa nel mezzo. Non importa che siate gay, bisessuali, queer o
asessuali. Siete esattamente come dovete essere. E nessuno può togliervi ciò
che siete.
Per ultimo, veniamo alla storia d’amore: Jeremy e Corey/Kori
si sono incontrati come prof e alunno, poi come invitati ad un matrimonio e,
per ultimo, come direttore e stagista. Il loro è stato un amore paziente,
cresciuto in modo maturo, in grado di aspettare il momento giusto, e anche loro
hanno avuto il lieto fine che meritavano. Jeremy l’ho trovato di una dolcezza
unica, un compagno che mai ha fatto pesare l’essere Corey o Kori, a seconda del
bisogno che sentiva. Un compagno che sostiene e ama, così come ha fatto
Corey/Kori.
E per un attimo la ragione per cui è importante lottare per
tutto ciò in cui crediamo fu quella di poter stare in mezzo alla strada
circondato dalla mia famiglia, dagli amici e da un gruppo di estranei e poter
dire al coglioncello che mi stava davanti: ‘perché anche io ti amo’.
Il tema dei bigender è ancora oggi poco battuto, ammetto che
neanche io ne sapevo troppo e questo libro mi ha aperto un mondo.
L’autore si è riconfermato uno dei migliori nel suo genere.
Divertente e delicato, onesto e diretto.
Ho amato profondamente tutti i personaggi. Ve lo stra consiglio.
La mia valutazione
A presto,