«Questo posso capirlo. Il problema è che non stai procedendo. Tre volte in tre mesi non è un progresso. Hai il freno tirato e la trasmissione in modalità parcheggio. Credo si tratti di tempistiche sbagliate, Kit. Di nuovo.» Dal tono, J.X. non sembrava arrabbiato. O ferito. Sembrava rassegnato. Vagamente ironico. E sapevo che ci aveva pensato su, mentre aspettava che io gli dessi buca per l’ennesima volta, e che aveva preso la sua decisione.
«Per uno quasi del tutto preso da se stesso, sì. Sei sorprendentemente perspicace nei riguardi delle persone, basta che non abbiano legami con te. Per quanto i romanzi di Miss Butterworth siano leggeri, sei molto bravo nell’attribuire motivazioni credibili ai tuoi personaggi, specialmente agli assassini.» «Quella è finzione.» «La migliore finzione coglie la verità della vita.»
Il giorno seguente si rivelerà essere però un giorno nefasto, infatti di ritorno dalla pausa Kit è vittima di un incidente stradale insieme alle ragazze che partecipano al seminario. Kit finisce dritto in ospedale e qui sente il bisogno di avere J.X. al suo fianco, delirante chiederà che venga chiamato e quando si risveglia lo trova davvero lì al suo fianco.
Diedi un’occhiata, aspettandomi di vedere l’ennesima infermiera che mi portava sollievo chimico o la sempre efficiente Sara venuta a prendere la sua padrona. J.X. era in piedi sulla soglia. J.X. Non era un sogno. Non era un miraggio. J.X. alto, snello e, ehm, flessibile, con indosso i suoi stivali, i jeans e un parka blu. I capelli scuri erano un po’ più lunghi di come li ricordassi e, abbinati a baffi e barba alla Van Dyke perfettamente curati, lo facevano sembrare uno di quei prestanti esploratori del passato.
Dopo aver raccontato tutto quello che ha appreso nei giorni precedenti a J.X., Kit decide di non poter abbandonare Anna proprio ora, decide così di tornare nella sua casa per qualche altro giorno e J.X. deciderà di seguirlo, pronto ad aiutarlo in caso di necessità. Qui le cose andranno peggiorando, i sospetti di Kit passeranno da un ospite all'altro della casa , lui e J.X. si ritroveranno così ad indagare su questo mistero e questa loto "convivenza forzata" darà modo ad entrambi di aprirsi un po' l'uno all'altro.
Ora, se volete sapere se Kit e J.X. troveranno chi è intenzionato a fare del male ad Anna non vi resta che correre a leggee il romanzo!
Dopo aver letto il primo volume di questa nuova serie di Josh Lanyon, ero molto curiosa di poter leggere i volumi successivi quindi non appena ho visto che sarebbe uscito questo secondo volume sapevo che non me lo sarei lasciata sfuggire. "Cala il sipario" è un romanzo davvero interessante e che è ben proporzionato tra giallo e romance. Rispetto al primo volume infatti abbiamo maggiori scene in cui Kit e J.X. parlano della loro relazione e cercano di adattarsi l'uno all'altro. Certo sono molte di più le scene in cui si procede alle indagi o i momenti introspetttivi di Kit ma ogni scena è descritta davvero in modo eccelso tanto che staccarsi dal libro diventa impossibile.
I momenti che Kit e Jx passano insieme sono davvero dolci e sensuali, le piccole attenzioni che si prestano l'uno all'altro, i piccoli passi aventi di Kit nei confronti di J.X. nonostante tutte le sue paranoie tutto questo mi da grande speranza per questa coppia scoppiettante.
Come sempre la scrittura della Lanyon è fluida e semplice, e una volta che avrete iniziato questo libro lo finirete in poche ore. La Lanyon ci regala un giallo meticoloso e intrigante, ben orchestrato e con un finale che per alcuni potrebbe essere inaspettato, sopratutto per le motivazioni. Insomma Readers se siete appassionati del genere Mistery, ma non volete rinunciare comunque ad un po' di romanticismo questo è un romanzo che fa al caso vostro. Io ora attenderò con ansia il terzo volume della serie per scoprire cosa succederà fra Kit e J.x. e soprattutto per scoprire in quale altro mistero si ritroverà coinvolto Kit!
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