mercoledì 18 novembre 2020

[REVIEW PARTY] Recensione "Alice, Dorothy e Wendy" - Carroll, Baum & Barrie

Review Party 












Buon pomeriggio a tutti readers e ben tornati nel blog con un nuovo evento targato Mondadori!

È uscito ieri per Oscar Vault il drago contenente le fiabe di Alice, Dorothy e Wendy.  Ieri Evil Queen vi ha parlato di Alice nel paese delle meraviglie e oggi tocca a me parlarvi di Il mago di Oz! 

Ma prima di iniziare, come sempre, ringrazio la casa editrice per la copia digitale del romanzo! 


Titolo: Alice, Dorothy e Wendy 
Autore: Lewis Carroll, L. Frank Baum & James Matthew Barrie
Genere: Classici 
Editore: Mondadori 
Serie: //
Pagine: 540
Prezzo ebook: 12,99
Prezzo cartaceo: 25,00
Link d'acquisto: https://amzn.to/32O2GYR


Alice e le sue avventure nel favoloso Paese delle Meraviglie, di là e di qua dallo specchio. Wendy, l'amica di Peter Pan che per molti lettori è la vera eroina dei romanzi con il bambino che non vuole crescere. Infine Dorothy, la piccola protagonista portata da un tornado nel fantastico mondo di Oz. Tre ragazzine curiose e audaci, al centro di tre grandi classici che, ciascuno a suo modo, hanno saputo celare sotto le spoglie del racconto di fantasia messaggi e metafore della vita. Questo libro è l'occasione per rileggere i tre romanzi - Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, Peter Pan e Il Mago di Oz -, cogliendone la grande modernità.



Gli AUTORi

Lewis Carroll
Daresbury, Inghilterra, 1832 – Guildford, Inghilterra, 1898. Docente di matematica a Oxford, appassionato di fotografia, logica e crittografia, è noto per i romanzi Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie (1865) e attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò (1871).

James Matthew Barrie
Kirriemuir, Scozia, 1860 – Londra 1937. Proveniente da una famiglia umile, ottenne fama e fortuna come drammaturgo e soprattutto con i romanzi di Peter Pan, tanto da ricevere il titolo di baronetto.


recensione

La casa girò due  o tre volte su se stessa e si alzò lentamente in aria. A Dorothy fece l’effetto di trovarsi in pallone. I venti del Nord e quelli del Sud si erano scontrati nel punto preciso dove la casa si trovava,  facendone il centro del ciclone.  Di solito al  centro di un  ciclone l’aria  è immobile; ma  per la  gran pressione del vento su tutti i lati della casa,  questa finì per sollevarsi sempre più in alto,  fino al culmine stesso del ciclone; e lì rimase,  e fu trasportata per miglia  e miglia,  così come voi  potreste trasportare una piuma. Faceva un gran buio,  e il vento ululava orribilmente da tutte le parti,  ma  Dorothy  trovò il viaggio  molto agevole. 

Parlarci di una fiaba del genere, con cui sono cresciuta, per me non è affatto semplice. 
Seppur non avessi mai letto la storia originale, la storia di Dorothy mi ha accompagnato per tutta l’infanzia e, insieme ad Alice nel paese delle meraviglie, era una delle mie storie preferite. 

Ma veniamo a noi. Dorothy è una bambina che vive insieme ai suoi zii e al suo cagnolino Toto nel Kansas. Ed è proprio in casa sua è accompagnata dal suo fedele Toto che inizia la sua avventura. A causa di un ciclone viene, infatti, trasportata ad Oz. 

Dopo aver liberato i Munchkin dalla strega dell’Ovest, Dorothy inizia il viaggio che la condurrà da famoso Mago di Oz. Ad accompagnarla, oltre Toto ovviamente, troviamo tre personaggi: lo spaventapasseri, l’uomo di latta e il leone. 
Tutti e tre hanno delle convinzioni su loro stessi, lo spaventapasseri crede di non avere un cervello e quindi di essere stupido, l’uomo di latta, il mio preferito da sempre, crede di non avere un cuore e di non saper amare e il leone si crede un vigliacco.

«Io  voglio  avere  il cuore» ribatté il  Boscaiolo di  Latta «perché  il cervello non ti rende felice, e la felicità è la cosa migliore del mondo.» 

In realtà vediamo quanto queste convinzioni siano sbagliate. Lo spaventapasseri è quello che ha le idee più ingegnose, l’uomo di latta è il più gentile e buono e il leone dimostra quanto sia coraggioso affrontando la strega dell’ovest. 

Dorothy stessa capisce quanto valgono i suoi amici e quanto è importante credere in se stessi. Ed è proprio questo che vuole trasmettere questa fiaba: credete sempre in voi stessi. Sempre. Nonostante le circostanze non siano delle migliori, nonostante tutti gli altri non credono in voi. 

Leggere finalmente Il mago di Oz è stato davvero bello ed interessante. Mi ha permesso di passare qualche ora con il sorriso e mi ha fatto tornare bambina. 
Lo stile narrativo è unico e si nota che viene utilizzato un linguaggio rivolto ai bambini, eppure non risulta noioso per noi adulti.

Mi sembra quasi inutile quindi dirvi quanto io abbia apprezzato questa storia e dirvi che non potete assolutamente perdervi questo volume per leggere non solo di Dorothy, ma anche delle altre sue fiabe con cui siamo cresciuti! 
È un ottimo volume per far conoscere anche ai bambini di oggi questo storie meravigliose!

La mia valutazione

A presto, 

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