martedì 27 ottobre 2020

[REVIEW PARTY] Recensione in anteprima "Al passato si torna da lontano", Claudio Panzavolta


Buon pomeriggio readers per la terza volta oggi! Ebbene sì, torno oggi per la terza volta con un libro che mi ha emozionato e commesso, un libro che, da studentessa di storia e filosofia, non potevo perdermi.

Una storia tutta italiana che vi farà riflettere molto, piangere molto e commuovere in ogni sua pagina.

Come sempre ringrazio innanzitutto la Rizzoli che mi ha permesso di organizzare questo evento e di leggere in anteprima questo libro meraviglioso!


Titolo: Al passato si torna da lontano
Autore: Claudio Panzavolta
Genere: Narrativa
Editore: Rizzoli
Serie: Autoconclusivo
Pagine: 448
Prezzo ebook: 9,99 
Prezzo cartaceo: 20,00  
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È il 1944, il cacciabombardiere Pippo vola sui cieli della Romagna e Anita è appena una bambina. Ma non dimenticherà mai il momento in cui l’hanno strappata dalle braccia della madre, fucilata dai fascisti. E neanche quando il padre Armando, deperito e irriconoscibile, ritorna dalla Germania dopo un lungo viaggio in sella a una bici di fortuna. A guerra finita, insieme al padre ritrovato e alla zia Ada, che si è presa cura di lei e di sua sorella Edda, Anita proverà a lasciarsi gli anni più difficili alle spalle e a costruirsi un futuro. Armando otterrà un impiego alla Società anonima elettrificazione, viaggiando tra Italia, Grecia, Turchia e Nord Africa. E intanto Anita attraverserà l’adolescenza e la giovinezza con testardaggine e alla costante ricerca di giustizia, vivendo in prima persona i movimenti di emancipazione femminile e i dibattiti interni alla sinistra italiana, spesso in conflitto con Edda, più schiva e conservatrice. Amori, matrimoni, rivelazioni, delusioni e invidie scandiscono la vita della famiglia Castellari, mentre lontano dal piccolo paese romagnolo – nel ventennio della caduta e della risalita, dell’orrore e della speranza – il mondo va avanti, tra tensioni politiche, scoperte scientifiche, conquiste civili, esplosione del jazz e cronache del jet set. A unire le due sorelle, però, resterà sempre il ricordo della madre, e la ricerca dell’uomo che l’ha uccisa. Attraverso una narrazione inarrestabile, arricchita da fotografie e mappe narrative, e capace di dare profondità a ciascuna delle numerose figure che occupano la scena, Claudio Panzavolta ci racconta l’epopea di una famiglia italiana. Sullo sfondo, la piccola e la grande Storia si intrecciano tra loro, diventando le altre protagoniste di questo romanzo strepitoso.



L'AUTORE

CLAUDIO PANZAVOLTA è nato a Faenza nel 1982. Dopo essersi laureato in Storia, ha studiato Sceneggiatura cinematografica e televisiva. Vive a Venezia, dove lavora come editor per la casa editrice Marsilio. Insegna al Master in Editoria dell’Università degli Studi di Verona. Nel 2014 ha pubblicato il romanzo L’ultima estate al Bagno Delfino.


recensione
Li avevano visti arrivare. Le loro bandiere, i carri armati. Jeep, motociclette. Lui  se li  era  immaginati  alti,  con  la pelle  scura;  negri,  selvaggi. E invece erano biondi, gli americani, quei soldati che erano scesi dai veicoli e avevano calcato il terreno con passo sicuro. La carnagione chiara, i volti gioviali, le gote infiammate. Erano dei ragazzi.

La protagonista di “Al passato si torna da lontano” è Anita che all’inizio di questa storia ha solo 5 anni, veniamo catapultati nel 1944. Anita vive con sua madre che cerca in ogni modo di andare avanti, suo padre è un soldato e suo zio un partigiano.

Vive in una famiglia molto religiosa, ben presto però capirà che nessuna preghiera può salvarli, infatti verrà sottratta dalle braccia di sua madre che verrà poi fucilata dai fascisti.

Ha così inizio la bellissima storia di Anita che si racconta negli anni, racconti che ricordano il passato dei nostri genitori e di tutti i nonni.

Raggiunse uno degli ultimi finestrini dello scompartimento, e lì si fermò. Premette il naso contro il vetro, i lati del viso riparati dietro le mani a coppa, per tenere lontane le luci della carrozza e lasciarsi avvolgere dall’oscurità che gravava oltre l’oblò. Il cielo era stellato, il panorama piatto, smisurato.

Tutta la storia viene accostata da ritagli di giornali, foto e documenti che Claudio Panzavolta allega come testimonianze del nostro passato.
Un viaggio negli anni della guerra e del secondo dopoguerra, tutto contornato dalla crescita di ogni personaggio.

Ho amato tantissimo questo libro che ci porta indietro nel tempo, che ci fa vivere le emozioni e le sensazioni che ogni persona ha vissuto in quegli anni, tutto viene raccontato minuziosamente e ci catapulta in una realtà diversa da quella attuale.

Le cose che più mi sono piaciute in “Al passato si torna da lontano” sono il poter vedere sorgere il vero femminismo e leggere di come un semplice elettrodomestico abbia rivoluzionato la vita.
Solo dopo aver pronunciato l’ultima parola si rende conto di quanto il suo discorso potrebbe esserle sembrato sconclusionato. D’un tratto si sente impreparato, fuori luogo; capisce di non avere altro da dire, se è venuto fin lì è stato solo per rivederla, per assicurarsi che fosse una persona vera, viva.

Questa storia mi ricorda tanto mio nonno che le domeniche ci raccontava storie su quel passato che oramai era diventato storia, di quando era a Cortina come soldato, del freddo, della fame e dei feriti.
Ho apprezzato la scrittura curata e scorrevole che ci permette di conoscere ogni personaggio del libro in modo minuzioso. Credo che questo libro vada letto da chiunque e spero porti in ognuno di voi reader la sensazione di avere i vostri nonni di nuovo vicino.

La mia valutazione

A presto,

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