venerdì 26 gennaio 2018

Recensione in anteprima "Dimmi chi sei", Nicole Teso




Titolo:
Dimmi chi sei
Autore: Nicole Teso
Editore: Self - publishing
Genere: Romance Erotic- suspence

Prezzo eBook: 3,99
Link d’acquisto: http://amzn.to/2nfBxsd








Mi chiamo Mercy Stone ed ero convinta di sapere tutto di me.

Avevo un lavoro, l’amica migliore del mondo e una famiglia che si faceva in quattro per me.
In una notte la mia vita cambiò per sempre.
Venni aggredita, ma uno sconosciuto accorse in mio aiuto. Non sapevo niente di lui. L’unica cosa certa era l’attrazione inspiegabile che nutrivo nei suoi confronti.

Così, la verità venne a galla.
Così, scoprii chi ero davvero.






Buongiorno a tutti readers e ben tornati nel blog! E’ sempre un piacere per me recensire i libri di Nicole. Hanno qualcosa di attrattivo. Sono stata affascinata da “Loving the demon” e “Loving the angel”, che mi hanno completamente catapultata nel mondo dei protagonisti. Ma, signori, lasciatemi dire che “Dimmi chi sei” è un altro livello. Stavolta non sono stata io ad entrare nel loro mondo, ma sono stati loro ad uscire fuori dal libro, mischiandosi nella realtà quotidiana. Mercy Stone è una ragazza equilibrata, uguale a tutte le altre ragazze. E’ anche un po’ frenata e razionale, almeno all’apparenza, il contrario della sua amica Juls, che invece non si preoccupa troppo e fa quello che le pare, senza ascoltare nessuno. Mercy ha la sua vita, che scorre tra il lavoro al supermercato e serate con Juls, ma deve confrontarsi sempre più spesso con incubi che la fanno svegliare di soprassalto, con la sensazione che non sa più chi sia. E’ nel suo corpo, ma c’è qualcosa in un angolo della sua mente che la fa sentire…senza identità. Nonostante ciò cerca di rinchiudere la sensazione e andare avanti. E’ proprio dopo una serata con Juls che le cose cambiano: vengono salvate da due aggressori da un uomo che lei non conosce. Nonostante ciò, la sensazione è familiare e l’attrazione è istantanea. E’ così che ha inizio il giro della ruota, con incontri sempre meno casuali e sempre più passionali, scanditi per un verso da passione folle e per altro da negazione e difficoltà, fino ad arrivare alla rottura della giostra, e poi la sua riparazione.

Adam Keller è il personaggio- mistero della storia. Non è solo la protagonista a non sapere niente di lui, ma anche il lettore. Durante la lettura si intuisce che c’è qualcosa che stona, ma non una volta si riesce ad andare oltre il dolore che solo raramente lascia trapelare. Il suo personaggio viene fuori dopo, se non oltre, la metà del libro. Ma, al contrario di quello che avrei pensato se fosse successo in altri libri, ciò non ha tolto niente alla storia. Anzi.

Non so se si capisce, ma sono stata realmente rimasta sorpresa da Nicole. Mentre leggevo, mi rendevo conto che ha fatto molti passi avanti, che è maturata nella scrittura. La storia mi ha sorpreso in primis per il suo equilibrio, per la sua pacatezza, ma soprattutto per i suoi tempi: ogni cosa è successa quando doveva succedere, tutti i tasselli sono andati a comporsi pezzo dopo pezzo, lentamente,  nei vari momenti della storia.
La scrittura ha un tono serio, ma mai eccessivo; è scorrevole ma non banale. Sembra quasi che le parole scorrano davanti agli occhi e tu stia vedendo i due protagonisti lì davanti a te mentre percorrono le varie tappe della loro relazione. Sembra di vedere Mercy far girare le rotelle della sua mente, in cerca di qualcosa che non va; Adam farsi avanti e poi di nuovo indietro per proteggerla, combattere contro se stesso e il proprio dolore. Vedo il romanzo volgere alla sua fine con linearità dei fatti e molte emozioni. Perché ho detto che stavolta sono stati loro a venire fuori dal libro? Proprio per questo: perché mi è sembrata una storia reale, che può capitare a chiunque; perché priva di accadimenti banali o eccessivi che facessero traballare il filo su cui è stata costruita questa storia.
Per ultimo, ma non meno importante, voglio ribadire quanto mi sia piaciuta la scrittura di Nicole. Stavolta è stata molto più descrittiva, molto più –scusate la ripetizione- realistica, molto più matura. Tra l’altro ho amato come ha descritto gli incubi, come ogni dettaglio combaciasse con la “psicologia” degli eventi.

La mia valutazione

Ho già scritto troppo, per questo vi lascio solo una citazione che per me racchiude già tutto.

Viviamo in un mondo dove tutti sono fasulli. Al tempo non lo capivo, ma ora, posso affermare con certezza che nessuno di noi è in grado di manifestare realmente la propria personalità. Siamo un popolo abituato a nascondersi; non riusciamo nemmeno più a riconoscere le infinite sfaccettature della nostra anima. Siamo ciechi; non vogliamo vedere, né sentire. Forse è egoista, egocentrico, ma è parte della natura umana. Guardando fuori dal finestrino, cantavo e urlavo a squarciagola, certa di sapere chi ero veramente…non mi ero mai sbagliata così tanto.




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