Buongiorno a tutti readers e ben tornati sul blog con il secondo appuntamento della giornata! Oggi inizia, dopo un mese dalla sua uscita, l’evento dedicato a “Aurora Rising” di Jay Kristoff e Amie Kaufman, già conosciuti - insieme - con la loro serie “Illuminae”.
Partiamo con il botto in questo blogtour insieme a Jay Kristoff, ebbene sì, ho avuto l’onore di intervistare uno dei due autori del romanzo, che ho già conosciuto e amato con Nevernight.
Capirete il mio entusiasmo quindi...
Ma prima di venire a noi volevo ringraziare la Mondadori che, non solo mi ha permesso di organizzare questo evento, ma mi ha anche dato l’opportunità di intervistare uno degli autori che ho amato di più nell’ultimo anno!
Autore: Jay Kristoff, Amie Kaufman
Genere: Fantascienza
Editore: Mondadori
Serie: Aurora Cycle #1
Serie: Aurora Cycle #1
Pagine: 350
Anno 2380: ai cadetti dell'ultimo anno dell'Accademia Aurora sta per essere affidata la prima vera missione. Tyler Jones sa che, proprio perché è il migliore del suo anno, potrà reclutare la squadra dei suoi sogni. Peccato che, a causa del suo comportamento sconsiderato, come punizione gli vengano assegnati d'ufficio i cadetti scartati da tutti gli altri capisquadra, quelli con cui nessuno vorrebbe mai lavorare. Proprio lui, l'allievo più talentuoso dell'Accademia sarà al comando di una vera e propria banda di disperati: • una diplomatica, cintura nera di sarcasmo • una scienziata sociopatica con la tendenza a sparare ai suoi compagni • uno smanettone geniale e dall'ironia pungente • un guerriero alieno con seri problemi di gestione della rabbia • una pilota abilissima con un leggerissimo debole per Tyler.
Ma non è nemmeno questo il suo problema principale. Infatti, solo dopo aver risvegliato da un sonno lungo duecento anni la misteriosa Aurora Jie-Lin O'Malley, Ty scopre che proprio lei potrebbe innescare una guerra rimasta a lungo sopita e che, ironicamente, proprio la sua squadra di disperati potrebbe essere l'ultima speranza di salvezza per l'intera galassia.
Comunque: NIENTE PANICO!
Intervista
Ciao, Jay, grazie per essere stato così gentile da rispondere alle mie domande!
1. Prima di tutto, puoi dirci qualcosa di te?
Naturalmente! Sono un autore di romanzi fantasy e di fantascienza besteller di New York, che hanno avuto successo anche a livello internazionale. Scrivo per sia per adolescenti che per adulti e i miei libri più famosi sono ILLUMINAE (sci-fi YA) e NEVERNIGHT (dark fantasy per adulti).
2. Per coloro che non conoscono Aurora Rising, puoi dirci di cosa parla?
AURORA RISING è un romanzo di fantascienza YA ambientato in un lontano futuro ed è il primo di nuova serie! Ti riporto le esatte parole della quarta di copertina, dato che sicuramente è più breve di quanto riuscirei ad essere io.
[TRAMA: la trovate su]
3. Mentre scrivevi di questi libri, quali sono stati imomenti più memorabili?
Penso che il più divertente sia stato quando abbiamo imparato(capito) come i personaggi avrebbero interagito tra loro. Quando abbiamo iniziato a scrivere ILLUMINAE, ci sono volute molte pagine prima che tutti i personaggi si ritrovassero nella stessa scena, quindi abbiamo avuto tutto il tempo di capire come avrebbero agito individualmente. Ma in AURORA, la maggior parte dei nostri ragazzi sono stati buttai nella stessa stanza ad interagire nel giro di tre capitoli.
Quindi, per avere un'idea dei personaggi, abbiamo praticamente fatto una sessione di gioco di ruolo, catapultando i personaggi sulla scena, e vedendo in che modo interagivano l'un con l'altro per la prima volta. Quando era più piccola, Amie faceva un sacco di giochi di ruolo (RP) basati su un testo, e io sono stato un RPG nerd per anni, quindi è stato molto divertente imparare a conoscere in questo modo i personaggi l’uno dell’altra, e un sacco di quei dialoghi sono entrati nel libro.
4. In che modo scrivere qualcosa di così dettagliato differiva dalla scrittura in coppia con Amie? A parte l'ovvia divisione di idee con il co-autore e avere qualcuno a cui continuare a pensare, cos'altro. Chi scrive le scene più strazianti e chi le scene più toccanti o piene di gioia?
Scrivere con un coautore è fantastico, perché in pratica raddoppiano le capacità capacità di pensiero. Quando scrivi da solo, spesso puoi imbatterti in ostacoli che sembrano insormontabili, ma a volte, ti serve solo una prospettiva diversa per scoprire che era stata ad un palmo dal tuo naso per tutto il tempo. Se parliamo di scene strappalacrime, ce la caviamo entrambi benone!
5. Come sei arrivato al processo di scrittura questa volta? Hai una routine o scrivi nei momenti di ispirazione?
Abbiamo una routine, certo. Devi sapere cosa sta facendo il tuo collega, specialmente se stai lavorando anche su altri progetti. Generalmente, ci incontriamo man mano per buttare giù il plot e le successive 100 pagine del romanzo. Poi dividiamo quelle 100 pagine in scene e decidiamo quale punto di vista racconterebbe meglio una scena. Come ultima cosa, Amie ed io ci dividiamo i personaggi, e ognuno si occupa di scrivere i capitoli che gli interessano.
Quando scrivi a tempo pieno, non puoi permetterti di restare seduto e aspettare che l'ispirazione ti colpisca. Altrimenti potresti aspettare per sempre!
6. Come ti sei avvicinato a questo genere? C'è una storia dietro questo approccio? Vuoi dirmelo?
Ho sempre amato la fantascienza, da quando ho visto per la prima volta Star Wars da bambino. Ancora oggi, sono un grande fan della fantascienza. L'idea che io sia in grado di raccontare storie di fantascienza ora, per vivere, mi sembra ancora è incredibile. Quindi grazie a tutti coloro che sostengono i nostri libri!
7. Hai qualche consiglio da dare agli aspiranti scrittori?
Sembra sfacciato, ma il mio consiglio è "credi in te stesso". Chiunque decida di fare arte per vivere sarà costantemente afflitto da dubbi, e da un flusso infinito di scettici che sentenzierà che stai sprecando tempo. Essere scrittore può essere un lavoro duro e solitario a volte, ma la fiducia in se stessi è il modo per superare tutte le paure e la negatività, e fare quello che devi!
8. Ti aspettavi tutto questo successo in Italia? Ma soprattutto, com'è stato l'incontro con i fan italiani? Ma cosa ancora più importante, speri che Aurora Rising abbia lo stesso successo di Nevernight qui in Italia?
Non mi aspettavo per niente il successo, ma sono stato felicissimo di aver trovato un pubblico così incredibile in Italia. Insieme all'Australia, l'Italia è il paese che più preferisco al mondo – io e mia moglie ci siamo sposati qui! Quindi, andare in tour per NEVERNIGHT lo scorso anno e presentarsi alla folla tanto incredibile è stata una tale gioia per me, e gli incontri di Roma e Milano non li dimenticherò mai. Vi sono così grato, ragazzi!
9. Ultima domanda, c'è qualcosa che vuoi che i tuoi lettori portino via da Aurora Rising, in attesa del secondo libro?
Ci scusiamo per tutto il dolore che proverete, e speriamo che vi divertiate nel leggere come abbiamo scritto il libro.
Grazie per aver risposto alle mie domande, spero che ci risentiremo perché, ovviamente, ho un sacco di altre cose da chiedervti!
Insomma Readers, come avete visto anche voi, Jay Kristoff è un tipo alla mano. Inoltre, grazie a queste sue risposte, ho trovato molti punti in comune con lui, amiamo praticamente le stesse cose!
Domani non perdetevi l’intervista a Amie Kaufman sul blog “Cronache di lettrici accanite” e mi raccomando, seguite l’evento per saperne di più su questo libro strepitoso!
Io vi lascio qui sotto il calendario con tutte le tappe.
A presto,
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