Buongiorno a tutti Readers e ben tornati nel blog con un nuovo post!
Esce oggi per Triskell Edizioni il nuovo romanzo di Antonella Pellegrino "Per una parola di troppo" quarto ed ultimo volume della serie "Per una scommessa".
Io ho avuto il piacere di poter intervistare l'autrice, siete curiosi di sapere di cosa abbiamo parlato??
Allora senza ulteriori indugi vi lascio all'intervista!
Titolo: Per una parola di troppo
Autore: Antonella Pellegrino
Genere: Contemporaneo
Editore: Triskell Edizioni
Serie: Per una scommessa #4
Pagine: 327
Prezzo ebook: 4,49
Data di pubblicazione: 7 Marzo 2020
Link d'acquisto: https://amzn.to/2Py022A
Autore: Antonella Pellegrino
Genere: Contemporaneo
Editore: Triskell Edizioni
Serie: Per una scommessa #4
Pagine: 327
Prezzo ebook: 4,49
Data di pubblicazione: 7 Marzo 2020
Link d'acquisto: https://amzn.to/2Py022A
Alla soglia dei trent’anni, James Morris non ha alcuna intenzione di “sistemarsi”. Con la sindrome di Peter Pan e un odio profondo per i cambiamenti, le catene di una relazione seria non fanno per lui. Ora che il suo migliore amico è sposato e ha dei figli, è spaventato dai cambiamenti inevitabili che lo circondano. Come se non bastasse, un segreto che si porta dietro fin dall’adolescenza rischia di venire a galla a causa di Ryan Walker, il nuovo barista del Bulls.
Ryan è bello, sexy, divertente e carismatico. Fa rinascere in James sensazioni e impulsi che, dopo una terribile esperienza vissuta durante l’adolescenza, ha sempre combattuto con fermezza. Il rapporto di amicizia che si crea in modo quasi naturale tra i due non aiuta James a ignorare l’attrazione irrefrenabile che prova per il barista. Quando Ryan dà prova che il suo interesse è ricambiato, James si rende conto che non può più fingere, e cedere al desiderio di fare sesso con quell’uomo grosso e muscoloso dallo stile hipster sembra la cosa più giusta da fare. Il problema nasce quando quel desiderio non si spegne neanche dopo averlo fatto. Ma, in fondo, non è poi così una cattiva idea iniziare una relazione da scopa-amici, giusto?
La vita di James, però, subirà una rivoluzione che gli farà capire che l’amore non è così terribile come crede, e che non tutti i cambiamenti sono negativi.
Ryan è bello, sexy, divertente e carismatico. Fa rinascere in James sensazioni e impulsi che, dopo una terribile esperienza vissuta durante l’adolescenza, ha sempre combattuto con fermezza. Il rapporto di amicizia che si crea in modo quasi naturale tra i due non aiuta James a ignorare l’attrazione irrefrenabile che prova per il barista. Quando Ryan dà prova che il suo interesse è ricambiato, James si rende conto che non può più fingere, e cedere al desiderio di fare sesso con quell’uomo grosso e muscoloso dallo stile hipster sembra la cosa più giusta da fare. Il problema nasce quando quel desiderio non si spegne neanche dopo averlo fatto. Ma, in fondo, non è poi così una cattiva idea iniziare una relazione da scopa-amici, giusto?
La vita di James, però, subirà una rivoluzione che gli farà capire che l’amore non è così terribile come crede, e che non tutti i cambiamenti sono negativi.
L'AUTORE
Antonella Pellegrino ama la sua città, il calcio, viaggiare e leggere. La sua passione più grande, e spesso cura contro la tristezza, è scrivere. Ha scritto il suo primo racconto a undici anni e da allora non si è più fermata. La sua testa è quotidianamente occupata da ragazzi un po’ folli che le tengono sempre compagnia e, a volte, la fanno impazzire.
La serie
La serie Per una scommessa è composta da:
4. Per una parola di troppo - Recensione qui
Altre opere dell'autrice:
Siamo sempre stati io e te - Recensione qui
Altre opere dell'autrice:
Siamo sempre stati io e te - Recensione qui
Intervista
Benvenuta ad Antonella Pellegrino nel nostro blog, sono davvero felice che tu abbia accettato di rispondere alle mie domande!
Non vedo l'ora di poter parlare un po' con te, quindi senza ulteriori indugi veniamo subito a noi iniziando con la prima domanda...
1- Chi è Antonella Pellegrino? Qual è il ruolo della scrittura nella tua vita e soprattutto quando hai capito che la scrittura era la strada giusta per te?
Chi è Antonella. È una domanda che mi dà sempre da pensare, perché raccontarmi non è molto facile. Posso dire di essere una persona con tanti aspetti diversi, un po’ come i colori che hanno così tante sfumature. Sicuramente sono una persona che ha realizzato il suo più grande sogno: pubblicare un libro. Beh, a oggi ben cinque e se qualcuno me l’avesse detto, tempo fa, non ci avrei mai creduto. Sono sempre molto insicura, vulnerabile e sensibile. Allo stesso tempo, però, mi rendo conto di avere anche un pizzico di coraggio e determinazione: avevo così tanta paura di inviare il manoscritto alla Triskell Edizioni, e ancora ce l’ho ogni volta che ne invio uno, eppure l’ho fatto. Sono una persona introversa, fin da bambina, ma la scrittura mi ha sempre aiutata a esprimermi, a condividere le miei passioni e le mie emozioni, a sfogarmi, confidare i miei segreti e i miei desideri tramite i personaggi che creo. È questo il ruolo che ha la scrittura nella mia vita: è una sorta di sostegno, di confidente, e di cura nei momenti più bui. Ero ancora alle scuole elementari la prima volta che ho scritto una storia e ancora la ricordo, ma è stato mentre scrivevo Per una scommessa che ho capito che questo è ciò che voglio fare nella mia vita, con tutto ciò che ne consegue, aspetti positivi e negativi.
2- Da dove trai ispirazione per le tue storie? E soprattutto quanto conta per te la conoscenza diretta della vita quando si racconta e quanto invece l’immaginazione?
Le mie storie nascono essenzialmente dalla mia fantasia. Per ora, nessuna è nata grazia a un’ispirazione arrivata da una canzone, o un’immagine o altro. Lo dico sempre di essere un po’ strana! A un certo punto della giornata, improvvisamente mi viene in mente un personaggio con un determinato carattere e una storia, ovviamente molto approssimativa. Certo, nella storia dei miei personaggi c’è sempre un po’ di realtà quotidiana: non solo l’amore, l’amicizia, insomma quegli aspetti positiva della vita che ci fanno gioire, ma anche cose come la depressione o la violenza. Non perché voglio essere drammatica ma perché, purtroppo, tutto ciò fa parte della quotidianità e i miei ragazzi sono personaggi inventati, certo, ma allo stesso tempo “veri.” Voglio che i miei romanzi siano realistici, ma certamente non delle cronache. Devono trasmettere speranza, fiducia, passione e amore. Spero di riuscirci.
3- Che tipo di scrittrice sei? Stili una scaletta prima di scrivere un romanzo o vai dove ti porta la storia?
Nascendo totalmente dalla mia fantasia so sempre, a grandi linee, come si svilupperà la trama, cosa farà un personaggio o la sua caratterizzazione, visto che c’è sempre un pizzico di me, ma una scaletta è impossibile. Inizio a battere sulla tastiera senza sapere di preciso cosa scriverò nel capitolo successivo. Spesso mi è anche capitato di avere qualcosa in testa per poi scrivere tutt’altro!
4- Raccontaci l’emozione del tuo primo libro pubblicato…
Ti sei sentita sotto pressione? E per le pubblicazioni successive?
Ricordo precisamente il momento in cui ho letto l’e-mail di accettazione del manoscritto. Tremavo e avevo il cuore a mille per la gioia e l’incredulità. Quando poi mi dissero la data di pubblicazione ero un fascio di nervi e lo sono stata fino a quel cinque settembre, giorno della pubblicazione. Ovviamente avevo paura che il libro non sarebbe piaciuto a nessuno, che sarebbe stato tutto un fallimento, eppure vederlo sullo schermo, leggere il mio nome sulla cover, e poi toccare il libro con mano, mi faceva sentire viva. Realizzata. Emozioni che ancora provo per ogni libro pubblicato e ogni contratto che firmo. È sempre come la prima volta e sono felice che sia così. Devo ringraziare la Triskell Edizioni e le mie lettrici che mi hanno sempre sostenuta, incoraggiata e dato fiducia, mi dimostrano ogni giorno il loro affetto e il loro apprezzamento, perché se non fosse così mi sarei fermata a Per una scommessa, lasciando tutte le altre storie chiuse in un cassetto.
5- Arriviamo ora a parlare di questo ultimo volume della serie "Per una scommessa" . Il personaggio di James è senza dubbio il mio preferito fin dal primo libro. Dimmi com'è nata la sua storia? Ma soprattutto perché James odia così tanto i gatti?
Beh, James odia i gatti perché io odio i gatti! Ne sono terrorizzata e tutto ciò che fa James con Muffin? Lo faccio io con qualsiasi gatto. Mi blocco appena lo vedo, se è in una stanza io non ci entro. Una mia amica chiudeva il suo in una camera prima che io entrassi in casa! Ogni mio personaggio ha un aspetto di me e ho sempre pensato che Dylan fosse quello che mi somiglia di più, ma ho man mano scoperto che in realtà James ha molto più di me rispetto a tutti gli altri miei ragazzi. Quindi, il terrore per i gatti non poteva mancare! Per una scommessa non doveva neanche essere una serie, poi però, molti mesi dopo averlo scritto, pensavo ancora a quel gruppo di amici che ogni giorno mi faceva compagnia nella mia mente, e mi sono resa conto che Danny, dopo ciò che è successo con Nick, meritava un suo lieto fine. Poi c’era James. L’ho amato da subito. Amo la sua irriverenza, la sua vitalità, l’allegria che porta nel gruppo, le sue battutacce allusive! Avevo bisogno di scrivere di lui, lo immaginavo a dover affrontare qualcosa di impensabile, che lo mettesse in crisi. Proprio lui, così libertino e divertente, come avrebbe affrontato l’attrazione per un omone come Ryan e la scoperta che non è immune all’amore? Poi, molto lettrici hanno iniziato a chiedermi se mai ci fosse stato un libro dedicato a James, lo desideravano tanto. Io avevo bisogno di lui, le mie lettrici volevano leggere la sua storia. Non potevo fare diversamente. Ma dovevo trovare qualcosa che giustificasse la sua attrazione per un uomo. Non credo molto al “gay for you”, forse sbagliandomi, e dovevo dare un motivo al fatto che, pur avendo degli amici gay, non si sia mai dichiarato. Così, mentre scrivevo, sono nati Clifford e Zimmer.
6- Leggendo il libro si evince un argomento molto importante: la violenza sessuale. Perché è chiaro che quello che James ha subito da giovane era una violenza, anche se lui per tanto tempo l'ha negata. Quindi ti chiedo: perché questo argomento?
Anche nei volumi precedenti sono presenti argomenti molto importanti: è un modo per sensibilizzare il lettore?
Sì, è un modo per sensibilizzare il lettore, farlo riflettere su temi importanti che purtroppo fanno parte della nostra quotidianità. È anche un modo per far capire che la violenza, che sia fisica o psicologica come nel caso di Siamo sempre stati io e te, non ha sesso. Inoltre, mi piace anche dare speranza e far capire che, nonostante la vita ci porti spesso molto dolore, non è detto che non possiamo trovare anche la felicità che meritiamo.
7- Passiamo alla penultima domanda... Perché scrivere storie M/M? C'è qualcosa che ti lega a questo tema particolarmente?
Non so spiegarti bene il perché, ma gli MM mi appassionano di più, sia come lettrice che come scrittrice. Ho provato a scrivere un FM tempo fa, poi l’ho abbandonato per scrivere Per una scommessa. Non lo so, scrivere di una ragazza non mi entusiasmava come scrivere di un ragazzo. C’è da dire che io sono sempre stata più a mio agio con i ragazzi che con le ragazze, prendi Lily e Lex. Non dico che non hanno altre amiche, ma è con Dylan, James e gli altri che escono e vanno al Bulls. Io sono come loro. Riesco a essere più me stessa con i maschi e così è anche con ciò che scrivo. Inoltre, l’omofobia è un tema che mi sta cuore e, come ho già detto, mi piace scrivere di cose che, spesso, vengono collegate solo alle donne. E poi, dai, vuoi mettere l’emozione di scrivere di un bacio tra due uomini? E il sentirmi libera di far dire qualche parolaccia ai miei ragazzi e fare qualche battuta allusiva? XD
8- Domanda finale, oramai un must have delle nostre interviste: in questo momento stai lavorando ad un nuovo romanzo? Se sì, puoi anticiparci qualcosa?
Sto lavorando al sequel di un romanzo, Contro ogni regola, che uscirà l’anno prossimo grazie alla Triskell Edizioni, e che è molto diverso dalla serie Per una scommessa. È un mafia romance, se così si può definire, e lo stesso sarà il suo sequel. Non posso dirvi molto, racconta di Scott, amico del protagonista di Contro ogni regola, della sua lotta contro i sensi di colpa e del suo desiderio di rinascere. Ci sarà un nuovo clan, che farà di tutto per il suo desiderio di vendetta, contro cui Scott e Liam combatteranno. Insomma, proprio come nel primo libro, c’è tanto dolore e molto sangue, ma sicuramente non mancherà l’amore, l’amicizia e il lieto fine. Non sarebbe un mio libro, altrimenti!
Bene siamo giunti alla fine di questa intervista, io ti ringrazio di cuore per aver risposto a queste domande e per la disponibilità dimostrata!
Non vedo l'ora di poter parlare un po' con te, quindi senza ulteriori indugi veniamo subito a noi iniziando con la prima domanda...
1- Chi è Antonella Pellegrino? Qual è il ruolo della scrittura nella tua vita e soprattutto quando hai capito che la scrittura era la strada giusta per te?
Chi è Antonella. È una domanda che mi dà sempre da pensare, perché raccontarmi non è molto facile. Posso dire di essere una persona con tanti aspetti diversi, un po’ come i colori che hanno così tante sfumature. Sicuramente sono una persona che ha realizzato il suo più grande sogno: pubblicare un libro. Beh, a oggi ben cinque e se qualcuno me l’avesse detto, tempo fa, non ci avrei mai creduto. Sono sempre molto insicura, vulnerabile e sensibile. Allo stesso tempo, però, mi rendo conto di avere anche un pizzico di coraggio e determinazione: avevo così tanta paura di inviare il manoscritto alla Triskell Edizioni, e ancora ce l’ho ogni volta che ne invio uno, eppure l’ho fatto. Sono una persona introversa, fin da bambina, ma la scrittura mi ha sempre aiutata a esprimermi, a condividere le miei passioni e le mie emozioni, a sfogarmi, confidare i miei segreti e i miei desideri tramite i personaggi che creo. È questo il ruolo che ha la scrittura nella mia vita: è una sorta di sostegno, di confidente, e di cura nei momenti più bui. Ero ancora alle scuole elementari la prima volta che ho scritto una storia e ancora la ricordo, ma è stato mentre scrivevo Per una scommessa che ho capito che questo è ciò che voglio fare nella mia vita, con tutto ciò che ne consegue, aspetti positivi e negativi.
2- Da dove trai ispirazione per le tue storie? E soprattutto quanto conta per te la conoscenza diretta della vita quando si racconta e quanto invece l’immaginazione?
Le mie storie nascono essenzialmente dalla mia fantasia. Per ora, nessuna è nata grazia a un’ispirazione arrivata da una canzone, o un’immagine o altro. Lo dico sempre di essere un po’ strana! A un certo punto della giornata, improvvisamente mi viene in mente un personaggio con un determinato carattere e una storia, ovviamente molto approssimativa. Certo, nella storia dei miei personaggi c’è sempre un po’ di realtà quotidiana: non solo l’amore, l’amicizia, insomma quegli aspetti positiva della vita che ci fanno gioire, ma anche cose come la depressione o la violenza. Non perché voglio essere drammatica ma perché, purtroppo, tutto ciò fa parte della quotidianità e i miei ragazzi sono personaggi inventati, certo, ma allo stesso tempo “veri.” Voglio che i miei romanzi siano realistici, ma certamente non delle cronache. Devono trasmettere speranza, fiducia, passione e amore. Spero di riuscirci.
3- Che tipo di scrittrice sei? Stili una scaletta prima di scrivere un romanzo o vai dove ti porta la storia?
Nascendo totalmente dalla mia fantasia so sempre, a grandi linee, come si svilupperà la trama, cosa farà un personaggio o la sua caratterizzazione, visto che c’è sempre un pizzico di me, ma una scaletta è impossibile. Inizio a battere sulla tastiera senza sapere di preciso cosa scriverò nel capitolo successivo. Spesso mi è anche capitato di avere qualcosa in testa per poi scrivere tutt’altro!
4- Raccontaci l’emozione del tuo primo libro pubblicato…
Ti sei sentita sotto pressione? E per le pubblicazioni successive?
Ricordo precisamente il momento in cui ho letto l’e-mail di accettazione del manoscritto. Tremavo e avevo il cuore a mille per la gioia e l’incredulità. Quando poi mi dissero la data di pubblicazione ero un fascio di nervi e lo sono stata fino a quel cinque settembre, giorno della pubblicazione. Ovviamente avevo paura che il libro non sarebbe piaciuto a nessuno, che sarebbe stato tutto un fallimento, eppure vederlo sullo schermo, leggere il mio nome sulla cover, e poi toccare il libro con mano, mi faceva sentire viva. Realizzata. Emozioni che ancora provo per ogni libro pubblicato e ogni contratto che firmo. È sempre come la prima volta e sono felice che sia così. Devo ringraziare la Triskell Edizioni e le mie lettrici che mi hanno sempre sostenuta, incoraggiata e dato fiducia, mi dimostrano ogni giorno il loro affetto e il loro apprezzamento, perché se non fosse così mi sarei fermata a Per una scommessa, lasciando tutte le altre storie chiuse in un cassetto.
5- Arriviamo ora a parlare di questo ultimo volume della serie "Per una scommessa" . Il personaggio di James è senza dubbio il mio preferito fin dal primo libro. Dimmi com'è nata la sua storia? Ma soprattutto perché James odia così tanto i gatti?
Beh, James odia i gatti perché io odio i gatti! Ne sono terrorizzata e tutto ciò che fa James con Muffin? Lo faccio io con qualsiasi gatto. Mi blocco appena lo vedo, se è in una stanza io non ci entro. Una mia amica chiudeva il suo in una camera prima che io entrassi in casa! Ogni mio personaggio ha un aspetto di me e ho sempre pensato che Dylan fosse quello che mi somiglia di più, ma ho man mano scoperto che in realtà James ha molto più di me rispetto a tutti gli altri miei ragazzi. Quindi, il terrore per i gatti non poteva mancare! Per una scommessa non doveva neanche essere una serie, poi però, molti mesi dopo averlo scritto, pensavo ancora a quel gruppo di amici che ogni giorno mi faceva compagnia nella mia mente, e mi sono resa conto che Danny, dopo ciò che è successo con Nick, meritava un suo lieto fine. Poi c’era James. L’ho amato da subito. Amo la sua irriverenza, la sua vitalità, l’allegria che porta nel gruppo, le sue battutacce allusive! Avevo bisogno di scrivere di lui, lo immaginavo a dover affrontare qualcosa di impensabile, che lo mettesse in crisi. Proprio lui, così libertino e divertente, come avrebbe affrontato l’attrazione per un omone come Ryan e la scoperta che non è immune all’amore? Poi, molto lettrici hanno iniziato a chiedermi se mai ci fosse stato un libro dedicato a James, lo desideravano tanto. Io avevo bisogno di lui, le mie lettrici volevano leggere la sua storia. Non potevo fare diversamente. Ma dovevo trovare qualcosa che giustificasse la sua attrazione per un uomo. Non credo molto al “gay for you”, forse sbagliandomi, e dovevo dare un motivo al fatto che, pur avendo degli amici gay, non si sia mai dichiarato. Così, mentre scrivevo, sono nati Clifford e Zimmer.
6- Leggendo il libro si evince un argomento molto importante: la violenza sessuale. Perché è chiaro che quello che James ha subito da giovane era una violenza, anche se lui per tanto tempo l'ha negata. Quindi ti chiedo: perché questo argomento?
Anche nei volumi precedenti sono presenti argomenti molto importanti: è un modo per sensibilizzare il lettore?
Sì, è un modo per sensibilizzare il lettore, farlo riflettere su temi importanti che purtroppo fanno parte della nostra quotidianità. È anche un modo per far capire che la violenza, che sia fisica o psicologica come nel caso di Siamo sempre stati io e te, non ha sesso. Inoltre, mi piace anche dare speranza e far capire che, nonostante la vita ci porti spesso molto dolore, non è detto che non possiamo trovare anche la felicità che meritiamo.
7- Passiamo alla penultima domanda... Perché scrivere storie M/M? C'è qualcosa che ti lega a questo tema particolarmente?
Non so spiegarti bene il perché, ma gli MM mi appassionano di più, sia come lettrice che come scrittrice. Ho provato a scrivere un FM tempo fa, poi l’ho abbandonato per scrivere Per una scommessa. Non lo so, scrivere di una ragazza non mi entusiasmava come scrivere di un ragazzo. C’è da dire che io sono sempre stata più a mio agio con i ragazzi che con le ragazze, prendi Lily e Lex. Non dico che non hanno altre amiche, ma è con Dylan, James e gli altri che escono e vanno al Bulls. Io sono come loro. Riesco a essere più me stessa con i maschi e così è anche con ciò che scrivo. Inoltre, l’omofobia è un tema che mi sta cuore e, come ho già detto, mi piace scrivere di cose che, spesso, vengono collegate solo alle donne. E poi, dai, vuoi mettere l’emozione di scrivere di un bacio tra due uomini? E il sentirmi libera di far dire qualche parolaccia ai miei ragazzi e fare qualche battuta allusiva? XD
8- Domanda finale, oramai un must have delle nostre interviste: in questo momento stai lavorando ad un nuovo romanzo? Se sì, puoi anticiparci qualcosa?
Sto lavorando al sequel di un romanzo, Contro ogni regola, che uscirà l’anno prossimo grazie alla Triskell Edizioni, e che è molto diverso dalla serie Per una scommessa. È un mafia romance, se così si può definire, e lo stesso sarà il suo sequel. Non posso dirvi molto, racconta di Scott, amico del protagonista di Contro ogni regola, della sua lotta contro i sensi di colpa e del suo desiderio di rinascere. Ci sarà un nuovo clan, che farà di tutto per il suo desiderio di vendetta, contro cui Scott e Liam combatteranno. Insomma, proprio come nel primo libro, c’è tanto dolore e molto sangue, ma sicuramente non mancherà l’amore, l’amicizia e il lieto fine. Non sarebbe un mio libro, altrimenti!
Bene siamo giunti alla fine di questa intervista, io ti ringrazio di cuore per aver risposto a queste domande e per la disponibilità dimostrata!
Grazie a voi per avermi invitata sul vostro blog, è stato un vero piacere!
A presto,
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