venerdì 4 settembre 2020

[REVIEW PARTY] Recensione "Un altro giorno insieme", Matteo Losa

review party



Buon pomeriggio Readers e ben tornati nel blog con un nuovo evento.

Quest'oggi vi parlerò di "Un altro giorno insieme" di Matteo Losa, autore recentemente scomparso a causa di un cancro. Questa è una storia davvero toccante che spero possiate apprezzare anche voi. 

Ringrazio come sempre la casa editrice per la copia digitale del romanzo! 


Titolo: Un altro giorno insieme
Autore: Matteo Losa
Genere: Narrativa Contemporanea
Editore: Mondadori
Serie: Autoconclusivo
Pagine: 384
Prezzo ebook: 9,99
Prezzo cartaceo: 18,00
Link d'acquisto: https://amzn.to/3hAREeQ


Giovanni - ma preferisce essere chiamato J - ha diciotto anni e vorrebbe una vita normale. Ne ha abbastanza dei continui controlli, delle visite in ospedale, dei progetti a breve termine-perché-chissà-quanto-tempo-gli-concederà-ancora-la-malattia. Per una volta tanto, vorrebbe lasciare da parte il dolore che si abbatte sulle sue giornate come la pioggia sulle strade di Londra. Per una volta tanto, non vorrebbe più pensare alle cose di cui ha nausea, ma a quelle di cui ha fame.

Anche Barbara - odia quando la chiamano Barbie - ha diciotto anni. E non è mai uscita con un ragazzo. Potrebbe essere la zitella più giovane del mondo, lo sa bene. Ma sa bene anche che se hai dei sogni alti, ti ci devi dedicare con tutta te stessa - almeno questo le ripete sempre suo padre, primario nell'ospedale in cui è in cura J.

Per ragioni diverse, si sentono entrambi profondamente soli. E, quel che è peggio, entrambi sono convinti che il loro destino sia osservare immobili le vite degli altri.

Poi un giorno si incontrano, per caso. Bevono un caffè e un mezzo cappuccino insieme. Si piacciono, eppure, alla fine, ognuno dei due va per la sua strada. Una piccola crepa, però, seppur ancora impercettibile, inizia a formarsi nelle loro esistenze sempre uguali.

Quando si rivedono, mesi dopo, J e Barbie non commettono lo stesso errore. Questa volta decidono di rimanere. Dopo tutto, quando capisci che stare con una persona ti rende la vita luminosa come l'alba, è inevitabile volerla accanto, e provare a entrare nel suo mondo. Anche se è difficile comprenderla, visto che sembra il tuo esatto opposto. Anche se è difficile lasciare andare le vecchie abitudini, le vecchie paure. Anche se tutto, il tempo soprattutto, sembra essere contro di te, di voi. Ma niente, proprio niente è impossibile per due cuori che battono emozionati per il loro primo amore. L'importante è guardare nella stessa direzione e camminare, insieme. Un giorno alla volta.



L'AUTORE

Matteo Losa era un giornalista, scrittore e fotografo e da più di dieci anni era impegnato nella sua lotta personale con la malattia. Grazie al progetto #FiabeControilCancro ha organizzato un fundraising con Airc, l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, raccontando giorno per giorno le sue avventure sulla pagina Facebook "Fairitales".


recensione
“Un altro giorno insieme” racconta della storia di Giovanni e Barbara, ma non solo. Racconta come, per quanto possa essere difficile e dura la vita, bisogna sempre lottare per andare avanti e per ottenere ciò che più si desidera.
Giovanni, J per gli amici, è un ragazzo di diciotto anni che, stanco della malattia e dei suoi continui controlli, delle visite in ospedale, vorrebbe essere come tutti gli altri ragazzi della sua età. Proprio per questo preferisce vivere la sua vita al momento, cercando di portare a termine i suoi progetti nel breve tempo che gli è possibile. Abituato alla vita da ospedale, J è circondato da medici e amici con i suoi stessi problemi. Di conseguenza, J si sente spesso molto solo.
Barbara ha la stessa età di J, ma, a differenza del nostro protagonista, organizza la sua vita in ogni minimo dettaglio. Proprio come suo padre, vorrebbe diventare medico e lavorare nel reparto oncologico. Per questo è spesso in ospedale  e cerca di prepararsi al meglio per realizzare il suo obiettivo.
«Perché insisti così tanto con questa cosa di essere amici?» «Perché la mia vita fa schifo!» Vuoi la verità?! Eccola.  Glielo sputo addosso in maniera abbastanza credibile da non ricevere uno sputo vero e proprio in risposta.  «Perché la mia vita fa schifo… e credo anche la tua» soppesa le mie parole, in una maniera che non comprendo.  «Sono all’ultimo anno di liceo e ancora non ho vissuto un solo giorno che valga la pena di ricordare. Mia madre è morta, di cancro, quando avevo undici anni e da lì è stato solo un viaggiare su un unico binario: essere la ragazza perfetta che diventa medico. Sono stanca di questo, ma non so come cambiarlo.»
 
Quando i due si incontrano, non hanno molto tempo per conoscersi meglio, ma quel fortuito incontro sembra rimanere impresso nella loro mente, fin quando i due si ricontreranno di nuovo. Il loro destino è intrecciato e insieme possono vivere qualcosa di indimenticabile e meraviglioso.
«Non ho nemmeno il suo numero e non credo proprio che saremmo compatibili… Lei si sta preparando per il test di Medicina con oltre un anno d’anticipo, io non so neppure se la nuova tac di settembre mi permetterà di fare l’ultimo anno.»
Non avevo mai letto niente di questo autore e mi dispiace essere venuta a conoscenza, qualche giorno fa, della sua scomparsa. Avrei voluto tanto leggere altri suoi lavori futuri perché questo libro mi ha veramente lasciato il segno. Inutile dirvi che mi sono commossa tantissimo ed è sicuramente una di quelle letture che ricorderò per sempre e che potrei rileggere molto volentieri.
Da come avrete capito, i temi raccontati non sono temi semplici da descrivere e trattare, ma credo che Matteo Losa sia riuscito appieno in questo compito. D’altronde, solo chi vive queste situazioni può descrivere al meglio quello che si prova davvero. Nel libro notiamo anche questo. Lo vediamo nei diversi cambi di umore di J, nella sua stanchezza per la lotta contro il cancro e, poi, lo vediamo nel rapporto fra J e i medici.
Attraverso la propria scrittura fluida e lineare, Matteo Losa è riuscito raccontarci una storia che, non solo lascia il segno come dicevo prima, ma che riesce a farci capire com’è strutturato quel mondo che pensiamo di conoscere e che in realtà non comprendiamo appieno. In più, proprio per la sua bravura, l’autore è riuscito a parlare di questo mondo senza mai essere pesante. Ed è proprio per questo che, nonostante il libro non sia affatto breve, sono riuscita a portarlo a termine in soli pochi giorni.

«J, voglio stare con te perché ho l’impressione che tu sia l’unica persona con la quale valga la pena di stare. E credo che insieme, la nostra vita possa essere migliore… o anche solo un po’ meno di merda.»
 
In tutto questo, ho amato i personaggi principali che mi sono rimasti impressi, ma soprattutto ho amato come l’uno cambi la vita dell’altro. J è un ragazzo introverso, non ha voglia di avere molte amicizie e quando conosce Barbara e la fa entrare nella sua vita, inizia a cambiare atteggiamento. Per quanto stanco della sua situazione e non avere quella vita che ha tanto sognato e bramato, decide di non demordere. Barbara, invece, con J capisce che la professione che vuole intraprendere è proprio quella che le si addice e non solo. Scopre cos’è il primo amore e i sentimenti che si possono provare per una persona, ma soprattutto l’euforia di poter vivere il momento senza pianificare tutto. Nonostante i continui alti e bassi, i due riusciranno a trovarsi e non lasciarsi mai andare. Credo che la loro relazione possa essere definita quasi come reale ed è proprio per questo che mi sono piaciuti particolarmente insieme. 
È come se lei mi sgretolasse più di quanto faccia la malattia. Viverla mi rende debole, ma allo stesso tempo ho bisogno di sentirla, di vederla, di baciarla.

“Un altro giorno insieme” è un romanzo che lascia il segno anche per il messaggio importante che racchiude: mai arrendersi e lottare fino in fondo godendosi la propria vita appieno. Un messaggio che può sembrare banale, ma che in realtà non è, soprattutto nei momenti più bui e difficoltosi della nostra vita.
Per chi ha voglia di leggerlo sappiate che ve lo consiglio pienamente. Credo che sia una di quelle storie che non dovreste farvi scappare. Una storia di cui mi sono innamorata dalla prima all’ultima riga. Una storia stappa lacrima che mi ha appassionato tantissimo (piccolo consiglio se siete persone sensibili come me: tenete accanto a voi dei pacchi di fazzoletti). Insomma, una storia intensa che toccherà il cuore di tutti voi, proprio com’è successo con il mio.


La mia valutazione

½


A presto,

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