lunedì 14 settembre 2020

[REVIEW PARTY] Recensione "La saga dei pirati. La nave degli schiavi", James L. Nelson


Buongiorno a tutti readers e ben tornati nel blog con un nuovo evento!

Dopo una settimana torna sul blog “La saga dei Pirati” di James L. Nelson edito a Oscar Vault. La settimana scorsa vi ho parlato del primo volume della serie ed oggi tocca al secondo volume: “La nave degli schiavi”.

Come sempre ringrazio la casa editrice per la copia digitale del romanzo e per avermi permesso di organizzare questo evento.

Ma torniamo a noi…vi ricordo che potrebbero esserci spoiler riguardante il primo volume, quindi se non avete ancora letto il primo volume…correte a leggerlo!


Titolo: La saga dei pirati. La nave degli schiavi
Autore: James L. Nelson
Genere: Fantasy 
Editore: Mondadori
Serie: La saga dei pirati #2
Pagine: 1020
Prezzo ebook: 11,99
Prezzo cartaceo: 22,00
Link d'acquisto: https://amzn.to/2ELqTWW


Virginia, 1701. È questo il luogo ideale per il ricco Thomas Marlowe, desideroso di lasciarsi il passato alle spalle e insediarsi nella buona società locale, composta soprattutto di latifondisti e coltivatori di tabacco. A tal fine acquista, pagando in contanti con cinquemila sterline d’oro e d’argento, la piantagione della vedova Tinling. Ma la vita di terra non fa per lui e il suo non può essere un tranquillo buen retiro: con l’aiuto di un manipolo di fedeli compagni rimette in sesto la Plymouth Prize, un decrepito vascello, e con essa inizia una vittoriosa guerra contro i pirati.

Ma se Marlowe riesce a sconfiggere con facilità i Fratelli della costa è perché li conosce bene. Bene come solo uno di loro potrebbe. Anch’egli, infatti, un tempo era un bucaniere, ma ora ha deciso di dimenticare quel passato. Solo che, a volte, è il passato che non vuole farsi dimenticare.

Incapace di resistere al richiamo del mare e dell’avventura, Marlowe si troverà così nuovamente a solcare gli oceani, ancora una volta trascinato nella lotta per proteggere, con audacia e astuzia, quanto di più prezioso possiede, nella resa dei conti con amici e nemici della vita di un tempo impossibile da ignorare.



L'AUTORE

James L. Nelson (Lewinston, Maine, 1962), laureato in regia cinetelevisiva all’Università della California, ha navigato per il mondo per alcuni anni prima di dedicarsi alla scrittura; ha pubblicato alcune decine di romanzi, tra cui la Trilogia dei pirati edita da Mondadori, e libri di storia sempre dedicati al mare. Tra gli altri, ha vinto il premio della American Library Association ed è apparso in televisione su History Channel e Discovery Channel.

recensione
Abbassò il cannocchiale e continuò a guardare a sud, rimuginando sul nuovo problema. Attaccare o fuggire? Riordinò i pensieri. Non era in grado di stabilire se fosse una nave da guerra o no. Se la attaccavano, rischiavano di venire tutti uccisi.Se non si procuravano dei viveri entro un giorno o due, la gente avrebbe incominciato sicuramente a morire.Si trattava di scegliere fra una morte possibile e una certa. In realtà non c’erano alternative. Infilò il cannocchiale nella camicia e tornò giù.

E’ passato del tempo rispetto al primo volume e siamo arrivati a Giugno del 1702. 
Molte cose succedono in questo secondo volume in cui, come ambientazione, abbiamo ancora una volta il mare.

Mentre Thomas ed Elizabeth sono sposati, Thomas Marlowe ha ultimato la sua nave da guerra: l’Elizabeth Galley. Re Carlo è morto e, non avendo figli, come suo erede ha indicato il nipote Filippo, erede di Luigi XIV, unendo Francia e Spagna sotto un’unico Regno: quello Borbone. Ciò porterà alla guerra e Thomas verrà chiamato a partecipare, in quanto ex pirata è infatti una presenza importante. Il nostro protagonista è felice di poter finalmente tornare in mare, sfuggire - anche se per poco - alla vita quotidiana e poter fare tutto ciò che faceva come pirata...ma seguendo la legge e diventando persino un patriota. 
“Perché sono qui? Per scoprire dov’è andata. Per assicurarla alla giustizia, per contribuire ad arrestare il diffondersi del flagello... Bugiardo, bugiardo, bugiardo. Vigliacco.”Posò con cautela il piede sul primo scalino senza farlo scricchiolare. I suoi passi non facevano rumore sulla lussuosa passatoia che copriva la scala. Salì un gradino dopo l’altro, eccitato e al contempo atterrito, pieno di odio per se stesso. La tempesta gli martoriava il cervello.
Sembra andare tutto per il meglio quando una serie di problemi si abbattono sui nostri protagonisti e, quando King James - ex schiavo liberato da Marlowe ne “Il pirata” - uccide un comandante bianco... beh, capite bene che è l’inizio della fine.

Nelson si è divertito molto nel far perdere la testa ai protagonisti e il modo in cui ha risolto tutti i problemi è stato esilarante e appassionante. Lo stile narrativo è, ancora una volta, coinvolgente e magico e non riesco a smettere di pensare ai Pirati dei Caraibi durante la lettura. 

La parte storica del romanzo è descritta perfettamente e anche chi non conosce questa parte di storia riesce a seguire facilmente gli sviluppi e a capire cosa succede al di fuori dei protagonisti.
Camminava sul ciglio del sentiero, rasente agli alberi, il più nascosto possibile. Pensò a quello che gli aveva detto Bickerstaff. “Ti sarebbe stato molto facile scomparire per sempre in questo paese...”Era vero, ma non poteva fare altro, perché la sua terra natia non era più la sua casa. Lo aveva sospettato dalla prima volta che era stata nominata l’Africa, alla prima riunione della gente che aveva liberato dalla schiavitù. E ora lo sapeva. Era stato via per troppo tempo. Lì non c’era più niente per lui, non più. 
Nelson scrive con un realismo avvincente, mantiene i suoi personaggi fedeli a se stessi e ancora una volta offre una storia che riuscirà a mantenere il vostro interesse fino alla fine.
Insomma readers, questo secondo volume è stato intenso e mi ha riempito di aspettative per il terzo e ultimo romanzo della serie!
Sicuramente farò un bel rewatch di tutta la saga dei Pirati dei Caraibi una volta finito il terzo volume.

La mia valutazione

A presto, 

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