Buon pomeriggio Readers e ben tornati con la seconda recensione della giornata! Dopo la recensione di "Il richiamo delle spade" che trovate QUI non vedevo l'ora di parlarvi del secondo romanzo della serie "La prima legge".
Ringrazio Ylenia del blog Cronache di lettrici accanite per avermi incluso nell'evento e la Mondadori per la copia digitale del romanzo.
Autore: Joe Abercrombie
Genere: Fantasy
Editore: Mondadori
Serie: La prima legge #2
Pagine: 1154
Logen Novedita è un guerriero in fuga dal Nord di cui è stato il campione idolatrato tanto dai nemici che lo vorrebbero morto come dagli amici che farebbero meglio a crederlo tale. Perché dentro di lui si annida il Sanguinario, un'ombra per cui orrore, fuoco e morte sono un banchetto al quale invitare tutto e tutti. Glokta l'Inquisitore trascina il proprio corpo torturato nei palazzi del potere, investigando su una cospirazione in grado di ribaltare l'ordine costituito. Il giovane Jezal dan Luthar, che forse si accontenterebbe della propria bellezza, sfacciataggine e abilità nella scherma, scoprirà che qualcuno nutre grandi e pericolosi progetti per lui. Il Maggiore West deve lottare contro la propria sorella, l'idiozia delle gerarchie militari, e la costante feroce emicrania. Nelle vene della misteriosa e intrattabile Ferro Maljinn scorre sangue di demone, e una sete di vendetta che minaccia di travolgere un Impero. I loro cammini sono destinati a incrociarsi nella guerra che chiude le sue fauci sull'Unione da Nord a Sud, mentre alle ombre del passato e ai sortilegi si sommano le nuove, devastanti forze dell'oro e della tecnologia. Con questo affresco, ricco di pathos e umorismo nero, che comprende rovine ciclopiche e bettole, schermaglie politiche e duelli brutali in un cerchio di scudi, mercenari e prostitute, regine e banchieri, Joe Abercrombie ha portato il fantasy verso nuovi confini, capaci di fondere J.R.R. Tolkien e i noir americani, il realismo di G.R.R. Martin e l'ironia citazionista di Tarantino.
La serie The First Law:
1) Il richiamo delle Spade
2) Non prima che siano impiccati
3) L’ultima ragione dei Re
1) Il richiamo delle Spade
2) Non prima che siano impiccati
3) L’ultima ragione dei Re
recensione
"Non prima che siano impiccati", secondo volume della trilogia fantasy più tosta del 2019, è una storia dura, combattuta e segnata da antichi segreti. Vecchi nemici e sangue fanno da contorno a questo romanzo su cui avevo molte aspettative e che non mi sta deludendo per nulla!
«Si dice che un uomo disperso nel deserto debba accettare l'acqua che gli viene offerta, non importa da quale fonte essa provenga»
Vi sentirete immersi in questo mondo fantastico creato dall'autore e non vorrete uscirne mai più. La trama è ampia e soddisfacente. Le lotte presenti nel romanzo non faranno che alzare il livello di lettura, perfettamente descritti, in modo crudo e onesto.
I personaggi che abbiamo già conosciuto sono inconfondibili e li amerete ancora di più, con i loro pregio e i loro difetti. Seppur non tutti proprio simpaticissimi - coff coff Glotka coff coff - non riesco a dirvi un solo personaggi odioso all'inverosimile.
Abercrombie è riuscito a farmi amare anche questo tipo di personaggi, di solito da me ignorati e per cui suggerisco una brutta fine.
Abercrombie è riuscito a farmi amare anche questo tipo di personaggi, di solito da me ignorati e per cui suggerisco una brutta fine.
Una mente aperta è come una ferita aperta», ringhiò Glokta. «Vulnerabile al veleno. Soggetta alla cancrena. Buona solo per far soffrire chi la possiede».Rispetto a "Il richiamo delle spade" ho però sentito che la storia scorresse più lentamente, forse a causa delle molteplici lotte che, anche se ho adorato, forse erano eccessive.
Devo comunque ammettere che lascia molta voglia di leggere l'ultimo libro della saga "L'ultima regione dei Re".
La mia valutazione
«Chi si vanta di non avere paura è uno sciocco, secondo me, perché gli unici che non hanno paura sono i morti, o forse quelli che stanno per morire. La paura ti insegna a essere cauto, a rispettare il tuo nemico e a evitare le lame affilate quando non servono. Sono tutte cose positive al momento giusto, credimi. La paura può farti uscire vivo da una situazione e questa è la cosa migliore a cui si possa aspirare in qualsiasi combattimento. Ogni uomo che abbia un po’ di valore in sé prova paura, ma è l’uso che ne fai che conta davvero.»
Non mi resta che salutarvi e di invitarvi a passare dalle mie colleghe che, come me, hanno parlato dei primi due romanzi sui loro blog!
A presto,
Nessun commento:
Posta un commento