lunedì 29 luglio 2019

Recensione "Se i pesci guardassero le stelle", Luca Ammirati

Titolo: Se i pesci guardassero le stelle

Autore: Luca Ammirati

Genere: Narrativa

Editore: DeA Planeta


Pagine: 336


Prezzo Ebook: € 7,99 


Prezzo Cartaceo: € 13,60 


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Samuele ha trent’anni, una gran voglia di essere felice e la fastidiosa sensazione di girare a vuoto, proprio come fa Galileo, l’amico “molto speciale” con il quale si confida ogni giorno. Sognatore nato, sfortunato in amore, vorrebbe diventare un creativo pubblicitario ma i suoi progetti vengono puntualmente bocciati. Così di giorno è un reporter precario e malpagato, mentre la sera soddisfa il proprio animo poetico facendo la guida al piccolo Osservatorio astronomico di Perinaldo, sopra Sanremo: un luogo magico per guardare le stelle ed esprimere i desideri. Proprio lì, la notte di San Lorenzo incontra una misteriosa ragazza, che dice di chiamarsi Emma e di fare l’illustratrice di libri per bambini. Samuele ne rimane folgorato e la invita a cena, ma è notte fonda e commette il più imperdonabile degli errori: si addormenta. Quando si risveglia, Emma è scomparsa nel nulla. Ma come la trovi una persona di cui conosci soltanto il nome? Non sarà l’ennesimo sogno soltanto sfiorato? In un tempo in cui persino l’amore sembra un lusso che non possiamo permetterci, questo romanzo di Luca Ammirati ci ricorda che per realizzare i nostri desideri è necessaria un’ostinazione che somiglia molto alla follia. E che a volte bisogna desiderare l’impossibile, se vogliamo che l’impossibile accada.








 Buongiorno Redears e ben tornati nel blog con una nuova recensione!
Innanzitutto ringrazio la DeA Planeta che mi ha permesso di leggere questo romanzo e per la copia inviatemi!
 
Samuele ha trent’anni ed è un giovane sognatore che vorrebbe incoronare il sogno di diventare un creativo pubblicitario presso una compagnia di Milano, ma a quanto pare i suoi progetti vengono sempre bocciati. Perciò per mantenersi, di giorno lavora come giornalista presso una piccola redazione, mentre di notte soddisfa la sua passione per le stelle facendo la guida al piccolo Osservatorio astronomico di Perinaldo. Proprio nel piccolo Osservatorio, il destino gli farà incontrare e conoscere Emma: una misteriosa ragazza per la quale Samuele perde la testa. 
Dopo averla invitata a cena però Samuele si addormenta e il giorno dopo di Emma non si ha più traccia. L’unica cosa che gli è rimasta è un bel ricordo e l’impronta del bacio color ribes su uno specchio. Samuele, quindi, inizierà la costante ricerca di Emma. 
Ma come si  può trovare qualcuno se non si conosce abbastanza?
 E soprattutto se si conosce solo il suo nome?



“Se i pesci guardassero le stelle” non è il solito romanzo romantico, ma è un romanzo che ci permette di capire che per raggiungere i propri sogni bisogna insistere e non demordere.
Ammetto che ho trovato delle similitudini con il protagonista e altre cose invece che ho odiato profondamente. La ricerca costante di Emma, il fatto che affermasse di essere innamorato di una persona che ha “conosciuto” in poche ore, il fatto che stava rinunciando quasi a tutto pur di trovare questa ragazza non l’ho condivisa. 
Ammetto che anch’io sono un’inguaribile romantica e ammetto che i gesti di Samuele sono stati molto dolci, mi domando quale altro ragazzo farebbe tutto ciò, soprattutto adesso che i social e i telefonini hanno cambiato il modo di fare delle cose. 
Però, penso che se una persona scompare nel nulla e non lascia neanche un recapito telefonico semplicemente quest’ultima non vuole essere trovata. Se fossi stata io la protagonista avrei lasciato perdere e mi sarebbe rimasto soltanto un bel ricordo della notte trascorsa.



Leggendo la trama il romanzo sembrerebbe centrare soltanto la ricerca di Emma, ma in realtà non è così. Samuele è un uomo che ancora non ha capito il suo posto nel mondo, un sognatore, un’inguaribile romantico, un uomo che pensa di essere sbagliato e soprattutto alla costante ricerca di realizzare i propri sogni. 
E qual è una buona ricetta per far sì che ciò accada? Insistere, insistere e insistere. 
Ed è qui che ho amato il protagonista, non solo perché mi sono rivista in lui, ma soprattutto per la sua forte determinazione. 
Potrei riassumere tutto ciò con una frase che una mia cara amica mi ripete in continuazione: “Insistere, resistere e persistere”, perché effettivamente è quello che Samuele fa.



Inoltre, nel romanzo possiamo ritrovare dei dialoghi che il protagonista fa con il suo amico Leo, ovvero il suo pesce rosso e migliore amico, che ho adorato tantissimo, in particolare per le sue riflessioni.
In conclusione, il romanzo è fantastico e il finale è diverso da quello che mi aspettavo.
Mi ha dato una lezione di vita che in questo periodo mi serviva davvero. Lo consiglio pienamente.

 
La mia valutazione
 
 
 
A presto,
 

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