giovedì 10 settembre 2020

[REVIEW PARTY] Recensione "Sulle tracce di Jack lo Squartatore", Kerri Maniscalco


Buon pomeriggio a tutti readers e ben tornati nel blog con la recensione dell’attesissimo “Alla ricerca di Jack lo Squartatore” di Kerri Maniscalco.

Il romanzo lo attendevo con ansia da qualche anno quando, su Instagram, ha iniziato a popolare le foto di bookstagrammer che seguo. Aspettavo con ansia l’uscita in italia di questo romanzo e sono contenta che a portarla sia stata la Oscar Vault che ringrazio per la copia digitale del romanzo!

Ma veniamo a noi…cosa ne penso di questo primo volume?

Titolo: Sulle tracce di Jack lo Squartatore
Autore: Kerri Maniscalco 
Genere: Fantasy 
Editore: Mondadori 
Serie: Stalking Jack the Ripper Series #1
Pagine: //
Prezzo ebook: 10,99
Prezzo cartaceo: 20,00
Link d'acquisto: https://amzn.to/2Fkvm2T


È stata cresciuta per essere la perfetta dama dell’alta società vittoriana, ma Audrey Rose Wadsworth vede il proprio futuro in modo molto diverso. Dopo aver perso l’amatissima madre, è decisa a comprendere la natura della morte e i suoi meccanismi. Così abbandona l’ago da ricamo per impugnare un bisturi da autopsia, e in segreto inizia a studiare Medicina legale. Presto viene coinvolta nelle indagini sull’assassino seriale noto come Jack lo Squartatore e, con orrore, si rende conto che la ricerca di indizi la porta molto più vicina al suo mondo ovattato di quanto avrebbe mai creduto possibile.

Ispirato agli efferati crimini irrisolti che hanno insanguinato la Londra di fine Ottocento, lo strabiliante romanzo d’esordio di Kerri Maniscalco tesse un racconto ricco di atmosfera che intreccia bellezza e oscurità, in cui una ragazza vittoriana molto moderna scopre che non sempre i segreti che vengono sepolti lo rimangono per sempre.


L'AUTORE

Kerri Maniscalco è cresciuta in una casa semistregata nei dintorni di New York, dove è iniziata la sua passione per le atmosfere gotiche. Nel tempo libero legge tutto ciò che le capita a tiro, cucina ogni sorta di cibo con amici e familiari, e beve davvero troppo tè mentre discute delle sottigliezze della vita con i suoi gatti. I romanzi con protagonista Audrey Rose Wadsworth (Sulle tracce di Jack lo Squartatore, Alla ricerca del Principe Dracula, In fuga da Houdini e A caccia del Diavolo), tutti bestseller nella classifica del “New York Times”, uniscono il suo amore per la scienza forense all’interesse per i misteri irrisolti della storia.

recensione

Posizionai il pollice e l’indice sulla carne gelida, tendendola all’altezza dello sterno come mi aveva mostrato lo zio. Effettuare correttamente l’incisione preliminare era fondamentale. Mi presi il tempo necessario per individuare il giusto posizionamento della lama sulla pelle,  cercando l’angolazione per un’incisione netta.  Sentivo gli occhi dello zio puntati addosso,  intenti ad analizzare ogni singolo movimento della mano,  ma la mia attenzione era totalmente focalizzata sulla lama che stringevo tra le dita. Spostai il bisturi dalla spalla allo sterno senza esitazioni,  esercitando una  forte  pressione.  Per  un  istante  inarcai  le  sopracciglia,  ma  mascherai subito  lo  stupore:  la  carne  umana  era  più  morbida  di  quanto  mi  aspettassi.
Il romanzo inizia con la nostra protagonista, Audrey Rose, alle prese con l’autopsia di un cadevere. E’ quindi evidente, fin dalla prima pagina, il lavoro che Audrey Rose vorrebbe fare nonostante il periodo storico in cui vive. Le donne infatti non lavorano e gli unici intrattenimenti che hanno (o che dovrebbero avere) riguardano la casa e la famiglia.
Seppur contro il volere del padre, Audrey Rose si è meritata un posto nella classe di suo zio e quindi, vestita da uomo, il giorno del suo compleanno, inizia le lezioni restando nell’ombra. Grazie a suo zio, personaggio che mi è piaciuto particolarmente, la nostra protagonista inizia ad indagare sugli omicidi di Jack lo Squartatore insieme a Thomas, un ragazzo della classe di suo zio.  
«Dovrai vestirti da ragazzo. E, se ti azzardi a proferire una sola parola, domani sarà il tuo primo e ultimo giorno nella mia aula. Intesi?» Annuii con decisione. «Lo giuro. Sarò muta come un cadavere.» «Oh» proseguì lo zio, calandosi il cappello sugli occhi, «i morti parlano a chi li sa ascoltare. Dovrai essere molto più silenziosa.»
A causa di questa collaborazione un po’ forzata, Audrey Rose e Thomas, seppur all’inizio non si sopportano, si avvicinano sempre di più. Nota positiva: il loro rapporto non sovrasta il contesta a cui è inserito ma, anzi, è solo un’ottima distrazione tra una scena esplosiva e l’altra – essendo il libro molto crudo nelle descrizioni.
L’atmosfera creata dalla Maniscalco nella Londra vittoriana sono tetre e assolutamente perfette per il romanzo, fin dalla prima riga ci immerge totalmente nel mondo lugubre e sinistro in cui ci troviamo.
Spero che nei prossimi volumi i personaggi secondari abbiano un po’ di spazio in più e vengano sviluppati meglio, soprattutto non vedo l’ora di conoscere meglio Thomas che, in questo primo libro, rimane ancora un po’ avvolto da un alone di mistero.
Un’ombra si allungò sul taccuino, e per qualche motivo seppi che si trattava di Thomas ancor prima che aprisse bocca. «Dovreste disegnare l’ombra soltanto sul lato sinistro del cadavere, o somiglierà a una pozza di sangue.» Mi irrigidii, ma tenni le labbra sigillate come fossero state cucite da un imbalsamatore sconsiderato. Sentii le fiamme avvampare sotto la pelle, e maledissi il mio corpo per aver innescato una reazione così forte di fronte a un ragazzo tanto irritante.
Lo stile dell’autrice inizialmente non riuscivo a farmelo andare giù, mi risultava pesante e difficile da leggere – forse per la sopracitata crudezza nelle descrizioni fin da principio – quando però sono entrata nel vivo della storia questo tipo di scrittura mi sembrava l’unico possibile per rendere il romanzo così affascinante e avvincente.
E poi...il colpo di scena finale? Quanto ci sono rimasta scioccata? Troppo! Non avrei mai indovinato l'identità di Jack lo Squartatore.
Insomma readers, anche se non sono riuscita a godermi il libro al 100% vi esorto a leggere il romanzo con la consapevolezza che la Maniscalco ha usato questo stile per una ragione, quindi non abbandonatelo! Consiglio la lettura a tutti i lettori con uno stomaco duro, perché se siete lettori impressionabili…beh…meglio tenervi alla larga!

La mia valutazione


A presto, 

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