Buona sera a tutti Readers e ben tornati nel blog con una nuova recensione! Oggi post serale dopo una giornata passata a litigare con il wifi...è uscita ieri la graphic novel "Le Black Holes" di Borja Gonzàles.
Ringrazio, come sempre, la Mondadori che mi ha permesso di leggere il fumetto in anteprima.
Ringrazio, come sempre, la Mondadori che mi ha permesso di leggere il fumetto in anteprima.
Titolo: Il fantasma e le Black Holes
Autore: Borja González
Genere: Graphic novel
Editore: Mondadori
Serie: Autoconclusivo
Pagine: 128
Nella meraviglia onirica di una palette cromatica inconfondibile, due storie parallele si intrecciano e inseguono in un racconto di sogni e desideri giovanili. Nel 1856 Teresa, giovane aristocratica, è più interessata a scrivere poesie horror d'avanguardia che a fare un buon matrimonio. Nel 2016 tre adolescenti stanno mettendo su un gruppo punk chiamato The Black Holes. Hanno tutto ciò che serve: look, grinta, istinto… e una totale mancanza di talento musicale. Non appena iniziano a provare, però, strani eventi si manifestano. Il loro mondo e quello di Teresa collidono, e le tre ragazze vengono inseguite dall'eco di qualcosa che è successo 160 anni prima.
recensione
In questa graphic novel abbiamo due piani temporali: il 1856 e il 2016. Nel 1856 troviamo Teresa, la nostra protagonista e le sue tre sorelle Rosa, Gardenia e Margherita. Già dai loro nomi notiamo che Teresa è diversa, mentre le sue sorelle hanno nomi di fiore, lei ha un nome comune. Fa parte di una famiglia benestante e presto dovrà fare il suo debutto in società.
Peccato che a lei interessi di più scrivere poesie horror e che la sua anima è attratta dal paranormale. Vede cose che le sue sorelle non possono capire e per questo motivo viene esclusa e lasciata spesso sola.
Nel 2016 le protagoniste sono tre ragazze Laura, Cristina e Gloria, che vogliono formare un gruppo punk chiamato "Le Black Holes". A unire queste due storie, apparentemente con nulla in comune, è uno scheletro che spera di non essere morto. Come? Beh questo dovrete scoprirlo da soli!
Mi sono piaciute molto le tavole dell'autrice, sono semplici e suggestive. Seppur senza volto, le protagoniste riescono a esprimere i loro sentimenti, le loro paure e la forza d'animo. I colori, poi, sono azzeccati. Nel 1856 ha usato questi due colori molto accesi che, abbinati al nero, riescono a esprimere l'inquietudine e il mondo in cui vive Teresa.
Nel 2016 invece, oltre il nero che è sempre presente, utilizza colori più tenui per descrivere il mondo reale, senza fantasmi o scheletri parlanti.
Nel 2016 invece, oltre il nero che è sempre presente, utilizza colori più tenui per descrivere il mondo reale, senza fantasmi o scheletri parlanti.
Mi è piaciuta molto la storia, seppur non sia una lettura semplice. I salti temporali tra una tavola e l'altra mi hanno un po' fatto perdere la concentrazione e ammetto di averlo letto più di una volta.
In generele però ho adorato il fumetto e spero vivamente che esca un seguito, perché lasciarci così è davvero ingiusto. E' una storia che merita di essere portata avanti!
Prima di andare vi ricordo di passare dalle mie colleghe che vi parleranno, anche loro, del fumetto e di cosa ne pensano!
A presto,
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