Buon pomeriggio a tutti readers e ben tornati nel blog con una nuova recensione. Esce oggi “Falce” di Neal Shusterman edito da Mondadori.
Io ho partecipato al review party e, onestamente, non vedo l’ora di parlarvene! Non pensavo che un libro potesse piacermi tanto ma...vi giuro che adesso sono in fissa con questo libro è non ne uscirò facilmente!
Ringrazio come sempre la casa editrice per la copia digitale del romanzo.
Autore: Neal Shusterman
Genere: Distipico
Editore: Mondadori
Serie: Trilogia della Falce #1
Pagine: 380
Un mondo senza fame, senza guerre, senza povertà, senza malattie. Un mondo senza morte. Un mondo in cui l'umanità è riuscita a sconfiggere i suoi incubi peggiori.
A occuparsi di tutte le necessità della razza umana è il Thunderhead, un'immensa, onnisciente e onnipotente intelligenza artificiale. Il Thunderhead non sbaglia mai, e soprattutto non ha sentimenti, né rimorsi, né rimpianti.
Quello in cui vivono i due adolescenti Citra Terranova e Rowan Damisch è davvero un mondo perfetto. O così appare.
Se nessuno muore più, infatti, tenere la pressione demografica sotto controllo diventa un vincolo ineluttabile. Anche l'efficienza del Thunderhead ha dei limiti e non può provvedere alle esigenze di una popolazione in continua crescita. Per questo ogni anno un certo numero di persone deve essere "spigolato". In termini meno poetici: ucciso.
Il delicato quanto cruciale incarico è affidato alle cosiddette falci, le uniche a poter decidere quali vite devono finire. Quando la Compagnia delle falci decide di reclutare nuovi membri, il Venerando Maestro Faraday sceglie come apprendisti proprio Citra e Rowan. Schietti, coraggiosi, onesti, i due ragazzi non ne vogliono sapere di diventare degli assassini. E questo fa di loro delle falci potenzialmente perfette.
A occuparsi di tutte le necessità della razza umana è il Thunderhead, un'immensa, onnisciente e onnipotente intelligenza artificiale. Il Thunderhead non sbaglia mai, e soprattutto non ha sentimenti, né rimorsi, né rimpianti.
Quello in cui vivono i due adolescenti Citra Terranova e Rowan Damisch è davvero un mondo perfetto. O così appare.
Se nessuno muore più, infatti, tenere la pressione demografica sotto controllo diventa un vincolo ineluttabile. Anche l'efficienza del Thunderhead ha dei limiti e non può provvedere alle esigenze di una popolazione in continua crescita. Per questo ogni anno un certo numero di persone deve essere "spigolato". In termini meno poetici: ucciso.
Il delicato quanto cruciale incarico è affidato alle cosiddette falci, le uniche a poter decidere quali vite devono finire. Quando la Compagnia delle falci decide di reclutare nuovi membri, il Venerando Maestro Faraday sceglie come apprendisti proprio Citra e Rowan. Schietti, coraggiosi, onesti, i due ragazzi non ne vogliono sapere di diventare degli assassini. E questo fa di loro delle falci potenzialmente perfette.
Trilogia della falce
1 Falce
2 Thunderhead
3 The Toll
recensione
L’umanità è innocente; l’umanità è colpevole. Queste due condizioni sono entrambe indiscutibilmente vere.
Nel mondo si è sconfitto tutto: le guerre, la fame, la povertà, le malattie, persino la morte. In un mondo perfetto, dove non esistono discriminazioni, dove il governo è stato sostituito dal Thenderhead - un'intelligenza artificiale - e dove le persone possono ringiovanirsi fino a ritornare ventunenni, esistono delle persone, estranee al Thunderhead, che bilanciano la sovrappopolazione e rispettano le leggi naturali in cui gli uomini sono nati: le falci.
Il loro lavoro consiste nello "spigolare" le persone che rientrano nei bilanci in cui, nell'Era Mortale, morivano le persone. Quindi, per esempio, se qualcuno possiede un auto, potrebbe essere spigolato per la percentuale di morti per incidenti stradali. Possono anche fare in modo che una determinata persona sia immune alla spigolatura per un periodo di tempo, senza approfittarne. Per questa particolarità quasi tutti, tra chi non le disprezza, cercano di abbindolare le falci facendogli regali, lasciandogli il proprio posto e una serie di sorrisi e belle parole...anche se questo non funziona quasi mai.
Rowan Damisch e Citra Terranova sono due sedicenni che hanno poco in comune. Il primo è un "ragazzo insalata", come si definisce lui stesso. Ha una grande famiglia, dove lo considerano poco e anche a scuola, dove non ha voti troppo alti o troppo bassi, ha un solo amico. Citra, al contrario, vive con i suoi genitori e il suo unico fratello, è brava a scuola e ha molti amici. Nulla sembra accomunarli...tranne una conoscenza in comune: Maestra Faraday, una falce.
Un tempo, la fine della vita umana era nelle mani della Natura. Ma noi l’abbiamo privata di questa prerogativa. Ora, siamo noi ad avere il monopolio sulla morte. Ne siamo gli esclusivi distributori. Capisco perché ci sono le falci, quanto sia importante e necessaria la loro missione… ma spesso mi chiedo perché abbiano dovuto scegliere me. E se esiste davvero un mondo eterno dopo il nostro, quale sarà la sorte che attende un mietitore di vite?
Rowan ha conosciuto la falce un giorno di scuola in cui arriva poco dopo la campanella. Maestro Faraday gli chiese come arrivare in direzione e Rowan, per farselo amico, invece di indicargli la strada, lo accompagna. Solo dopo capisce che se una falce è nel suo liceo è per spigolare. Fa chiamare infatti un suo compagno di scuola e Rowan, invece di lasciarlo da solo, gli tiene la mano finché la vita non lo abbondona, questo colpisce la falce.
Citra invece conosce Maestro Faraday a casa sua. Stava cenando in famiglia quando la falce bussa alla porta e chiede di poter cenare con loro. Cercano in tutti i modi di far sentire a proprio agio la falce, credendo che sia lì per spigolare uno di loro. In realtà era lì per la loro vicina e, in un dialogo avvenuto dopo la spigolatura della signora, Maestra Faraday rimane colpito da Citra.
Quando ricevono un invito anonimo per andare a teatro, nessuno dei due sa perché e chi li ha invitati ma, per diversi motivi, accettano entrambi. Inizialmente credono tutti e due di avere un ammiratore segreto ma quando la falce arriva alla fine del primo atto capiscono che dietro c'è dell'altro.
Maestro Faraday vuole infatti invitarli entrambi a diventare falci, seguendo l'apprendistato con loro. A chi tra i due, alla fine, merita di diventare falce, verrà donato l'anello dell'immunità, l'altro potr tornare alla vita di tutti i giorni. L'apprendistato durerà un anno e in quel lasso di tempo la loro famiglia avrà l'immunità alla spigolatura.
Citra accetta, per salvare la sua famiglia - anche se per poco - Rowan invece accetta per ben altri motivi, che non vi dirò perché vi sto già dicendo troppo!
Rowan inspirò a fondo e chiuse il libro. Quando Faraday aveva iniziato a istruirli, i vecchi libri stampati gli erano parsi molto scomodi ma, con il tempo, aveva finito per apprezzare la carta, il fatto di girare le pagine. E, come Citra aveva già scoperto, adorava richiudere con forza un libro per il senso di catarsi emotiva che gli procurava.
Inizia qui la vera trama di "Falce", quando Rowan e Citra diventano effettivamente delle apprendisti falci. Succedono moltissime cose, ci spiega - l'autore - molti aspetti del Thunderhead e del lavoro di falce. I nostri due protagonistti vengo descritti dettagliatamente, li conosciamo sia con gli occhi dell'altro sia con i propri grazie al doppio pov. Anzi, i diversi pov del romanzo ci fanno conoscere diversi personaggi importanti per la storia dei nostri due protagonisti.
La mia preferita è sicuramente lei: Veneranda Madame Curie. Conosciamo subito questa falce dalle pagine del suo diario a ogni inizio capitolo (ogni falce ha l'obbligo di tenere un diario pubblico). Grazie ai suoi appunti riusciamo ad apprezzarla come personaggio fin da subito e ci fa capire che essere una falce non è e non deve essere facile. Lei, insieme a Maestro faraday, sono le mie falci preferite, tra quelle che conosciamo meglio.
A metà libro una svolta, una svolta che cambia tutto per Rowan e Citra. Non aggiungo altro per non rovinarvi la lettura, anche se so che probabilmente ho già scritto troppo, però sappiate che questo colpo di scena cambia tutte le carte in tavola per i nostri protagonisti e non vedrete l'ora di scoprire cosa succederà in seguito.
«Mi saresti mancato» gli disse, di punto in bianco. Rowan alzò la testa e Citra guardò altrove. «Che vuoi dire?» «Se uno di noi avesse potuto essere squalificato, avrei sentito la tua mancanza.»
La storia di "Falce" mi ha subito incuriosita, spinta più da curiosità che da altro ho deciso di leggere il romanzo, non avevo grandi aspettative, né tanto meno conoscevo autore o libri prima di quel momento, eppure sono rimasta folgorata da questa storia. Scommetto che lo avevate capito.
E' piena di domande e dietro c'è anche una morale molto interessante. Durante tutta la lettura, oltre interessarvi alla storia ovviamente, vi ritroverete a chiedervi se voi aveste voluto fare la falce oppure no, se sia giusto il loro mestiere o se semplicemente dovremmo vivere semmai esisterà davvero, prima o poi, un modo per non morire mai. Se sia giusto anche solo provare a non morire o se invece sia più giusto accettare la nostra natura umana, mortale, e non andare contro la natura.
Anche lo stile dell'autore vi trascinerà dentro l'ambientazione da lui creata. E' una scrittura fluente e stimolante. Non è mai monotono, mai banale o fiacco. Tiene acceso l'interesse del lettore.
Sono molte le cose che accadono nel libro ma non sono messe a caso, non accadono tutte in una volta e questo bilancia alla perfezione tutti gli avvenimenti.
Rowan avrebbe voluto baciare Citra. Inutile negarlo ancora. Era da settimane che reprimeva quel desiderio, perché sapeva che Faraday non l’avrebbe tollerato. Ma erano soli, e la tempesta in cui erano stati trascinati aveva cambiato le carte in tavola. Con sua grande sorpresa, Citra si lanciò all’improvviso verso di lui e lo baciò, prendendolo totalmente alla sprovvista. «Ecco. L’abbiamo fatto. Ora, non ci dobbiamo più pensare. Puoi andartene.» «E se io non volessi?» Citra esitò.
Non manca anche un pizzico di romanticismo tra i due protagonisti, Rowan e Citra che, seppur vietato, non riescono a non provare qualcosa l'uno per l'altro.
Tra i due ho preferito nettamente Rowan. Leale e dolce, intelligente e furbo. Sa chi è e chi vuole essere ma non vuole usare le persone a suo vantaggio, è un buon amico.
Citra non è da meno, anche se non è la mia preferita, è comunque una ragazza forte e determinata. Non ha peli sulla lingua e Poi, essendo una donna, non posso che amarla profondamente. A prescindere, sì.
Non vedo l'ora di scoprire cosa combinerà l'autore nei prossimi due volumi della serie e sto già contando i giorni che mi separano dal secondo volume! Dite che ce la faccio ad aspettare o mi arrendo alle edizioni inglesi in attesa dei seguiti?
La mia valutazione
Prima di andare vi ricordo di passare da tutte le colleghe che, come me, vi parleranno del romanzo!
A presto,
Ciao! Che dire, un bel libro (qui la mia recensione), ma con qualche problematica.
RispondiEliminaMi è piaciuto molto il fatto che facesse riflettere sulla morte e sul senso della vita da una prospettiva differente e alcuni personaggi sono davvero interessanti e ben caratterizzati.. Ahimè, altri meno. I protagonisti in particolare sono un po’ meh, e secondo me il presupposto su cui si fonda il libro non ha granché senso, perché il Thunderhead da solo sarebbe decisamente più efficiente nello scegliere chi spigolare o nell’adottare misure alternative quali il controllo delle nascite… Insomma, vedo margine di miglioramento!
Un abbraccio, Rainy