lunedì 22 ottobre 2018

[BLOGTOUR] Intervista "Libera per tutti", Simone Rausi

Buongiorno a tutti Readers e ben tornati nel blog con un nuovo post!
Iniziamo la giornata al meglio con l'intervista fatta a Simone Rausi, autore del libro "Libera per tutti"!

Titolo: Libera per tutti

Autore: Simone Rausi

Editore: Scatole Parlanti Editori

Genere: Narrativa contemporanea

Pagine: 190

Prezzo cartaceo: € 15,00


Link d'acquisto: 
https://amzn.to/2EKteAq
 

Certe cose non si scoprono, semmai si coprono.
Angelica è lesbica e vive una vita in ombra, tra appuntamenti al buio e bugie, in un piccolo paese del sud Italia. Claudio sta per compiere trent’anni e ha un sogno che non può realizzare a causa del suo nome. Letizia sparisce di continuo in viaggi misteriosi. Non riesce a separarsi dalla Bibbia, ma il suo legame con Dio nasconde un segreto.
Tutti mentono, ma uno di loro cambierà per sempre la vita degli altri.
Cosa siamo disposti a fare per trovare il nostro posto nel mondo? Quello che siamo ci somiglia davvero? Conosciamo realmente le persone che ci stanno accanto?
Libera per tutti è la storia appassionata di tre vite sovrapposte. Un romanzo intenso che mostra come a volte, per essere se stessi, serva qualcun altro.
 


“Angelica era lesbica e non l’aveva capito, non l’aveva “scoperto”. Capire e scoprire sono due verbi che coinvolgono necessariamente qualcosa di sconosciuto fino a quel momento. Si capiscono le divisioni in colonna a scuola e si scoprono nuovi pianeti quando ci si spinge oltre i propri orizzonti. Il proprio corpo e la propria vita invece no. Si vive con se stessi da sempre e per sempre e certe cose non si scoprono all’improvviso, semmai, si coprono”.




Per saperne di più: www.liberapertutti.it





Innanzitutto Simone ti do il benvenuto nel blog! 
Sono molto contenta che tu abbia accettato di fare questa intervista!

Iniziamo questa intervista con una domanda corrente...   



Perché hai cominciato a scrivere? C’è un’immagine nella tua memoria che ricollega al momento in cui ha deciso di voler diventare scrittore?

Mi piacerebbe dirti quelle frasi ad effetto tipo "Per me scrivere è come respirare" ma ti direi una bugia. Scrivere per me è per lo più un divertimento, un bellissimo modo di occupare il mio tempo. Oggi è anche un lavoro, per fortuna. L'ho sempre fatto, fin da piccolo. Quando ero bambino chiamavo tutti i parenti in salotto e gli leggevo le storie che avevo scritto. Probabilmente ero l'unico bambino a cui le storie non venivano lette. Succedeva il contrario. Oggi, con il mio nuovo romanzo "Libera per tutti", mi fa piacere pensare di raccontare una storia della buonanotte a tutte le persone che l'hanno acquistato e che dedicano al libro un po' di tempo tra le lenzuola, prima di dormire.


Raccontaci del tuo rapporto con la scrittura, com’è cambiato nel tempo? Cosa significa scrivere oggi, e cosa significava agli inizi?

Fino a qualche anno fa scrivere era fondamentalmente giocare. Oggi è un lavoro molto più pensato. Scrivo ancora molto di getto, ma torno spesso sulle pagine per capire se la costruzione dei personaggi e delle dinamiche funziona. Scrivo moltissimo, tutto il giorno, e cose anche molto diverse tra loro. Faccio il copywriter in un'agenzia pubblicitaria al mattino, il giornalista nel pomeriggio e lo scrittore di romanzi la sera. Le storie mi accompagnano tutto il giorno...


Quali sono le fonti di ispirazione di cui ti servi quando scrivi? Parti da esperienze reali, autobiografiche o dalla tua immaginazione?

Credo che nessuno scrittore possa dire di usare solo l'immaginazione. Certo, fantasia e creatività sono elementi imprescindibili per dare forma a una storia. Ma si parte sempre da qualcosa che si conosce, che si è vissuto sulla propria pelle o su quella di persone vicine. In Libera per tutti racconto storie di vita quotidiana. Le cose che accadono ai tre protagonisti: Angelica, Claudio e Letizia sono cose in cui ci si può riconoscere e in cui ognuno di noi si può ritrovare. C'è chi pensa che le storie "contemporanee" possano offrire meno "azione" e avvenimenti di un fantasy o un mistery, ma la verità è che la vita vera può regalare colpi di scena incredibili. Leggendo Libera per tutti vi ritroverete a farvi un'idea dei personaggi che sarà stravolta completamente alla fine e quello che accadrà nelle 190 pagine vi lascerà di stucco. Questa è una promessa.


Qual è stato il percorso che ti ha permesso di pubblicare il tuo libro?

Un percorso molto, molto lungo. Chi vuole pubblicare con un editore sa che deve armarsi di moltissima pazienza e aspettare anche diversi anni prima di ricevere una risposta. Io per fortuna ho avuto diverse proposte, ma è quel punto che bisogna davvero fare la differenza tra le bozze di contratto e capire chi crede davvero in te e nella tua storia e chi vuole fare solo business, anche in piccolo.


Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?

Riuscire a farsi conoscere e far "scegliere” il proprio libro quando non si è un volto televisivo, un influencer o un grande nome affermato della scrittura è molto difficile. Bisogna ottenere la fiducia dei lettori e fare in modo di farsi notare in quello che è un mare vastissimo e in cui quasi tutti gli scrittori sono gocce. Giusto per continuare su questa metafora, il segreto è emergere. Ma si emerge molto lentamente e finché non si arriva a grandi cifre si è sempre considerati esordienti, anche se non lo si è più, di fatto.




Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?

Moltissimo. Può essere triste ammetterlo, ma conta tanto quanto la storia.




Perché raccontare questo percorso verso l'accettazione della propria identità?

Identità sembra una parola complessa e "pesante", qualcosa da affrontare solo sul lettino di uno psicologo. In realtà tutti noi ogni giorno ci chiediamo se quello che siamo è esattamente quello che volevamo essere, se l'immagine che gli altri hanno di noi corrisponde al vero. A quanti di voi è capitato di fare delle scelte perché influenzati da quello che la famiglia o gli amici poteva pensare? Quanti di voi hanno fatto delle cose perché gli altri se lo aspettavano? Quanti si indispongono quando qualcuno vi dice qualcosa come "questo non è da te"? Ecco: il libro si concentra su questo, sul trovare la propria identità, su quanto sia difficile a volte stare bene nei propri panni, su quanta fatica si faccia per essere se stessi e sul fatto che, a volte, per essere se stessi serve qualcun altro. I personaggi, infatti, sono tre e le loro storie e le loro vite sono molto intrecciate. Insieme proveranno a trovare il loro posto nel mondo.



Ti ringrazio tantissimo per aver risposto a queste domande!



 A presto,
 

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