Autore: Valentina Cebeni
Editore: Garzanti
Genere: Narrativa contemporanea
Prezzo eBook: 9,99
Prezzo cartaceo: 18,60
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Dafne è solo una bambina quando, in un vecchio baule di casa, trova una spazzola d'argento. È così brillante che non riesce a distogliere lo sguardo. Quando la prende in mano le appare una donna che, seduta davanti a uno specchio, si spazzola la lunga chioma bruna. È così che scopre di avere un dono straordinario: le basta sfiorare oggetti antichi per vedere la storia dei loro proprietari. Da allora sono passati anni, in cui ha cercato di ignorare questa capacità, che le parla di un passato che ha fatto di tutto per dimenticare. Ma ora che la sua vita non la soddisfa più, non può fare finta di niente: deve tornare a Torralta, dove tutto è cominciato. Solo lì potrà sperare in un nuovo inizio. Ad aspettarla c'è la bottega antiquaria di nonno Levante. Appena vi mette piede, si rivede bambina mentre corre tra gli scatoloni ingombri di chincaglierie di ogni genere. E soprattutto ritrova il familiare odore di polvere e vernice. Troppo familiare per non farle venir voglia di riaprire il negozio e riportarlo all'antico splendore. Con l'aiuto dell'amorevole nonna Clelia e di Milan, un insolito collaboratore che ha trovato rifugio proprio nel negozio vuoto, Dafne trasforma la bottega in un ospedale per oggetti dimenticati, dando loro nuova vita. Ma un giorno, tra gli scaffali polverosi, si imbatte in un vecchio orologio da taschino che le parla di una coppia e del loro amore contrastato. Dafne non sa a chi sia appartenuto, né per quale motivo sua nonna ne conservi uno identico. Sente però che, in qualche modo, quell'orologio ha a che fare con la sua famiglia e con il dono che è tornato a farle visita. Per questo, è pronta a scoprire la verità sul mistero che lo avvolge. Perché solo così, ascoltando ciò che il passato ha da dirle, potrà ritrovare se stessa.
I sentimenti, angelo mio, sono quanto di più prezioso abbiamo, e spesso li affidiamo a degli oggetti; che si tratti di una lettera, di una poesia o di un fiore appassito, poco im-porta: non è il valore economico dell’oggetto a renderlo prezioso, quanto i sentimenti che esso rappresenta, che cu-stodisce. È così che l’oggetto stesso smette di essere tale e diventa una particella d’amore, di magia.
Buongiorno a tutti Readers e ben tornati nel blog con la recensione di un libro che non ho adorato… di più! Valentina Cebeni con il suo "La collezionsta di meraviglie" mi ha totalmente rapita e devo proprio dirlo: mi ha conquistata con la sua scrittura.
Sin dalla lettura della trama infatti si capisce che il libro nasconde tantissimi segreti. Tantissime emozioni. Dafne è una protagonista intrigante, inizialmente di lei conosciamo soltanto la sua relazione con un uomo sposato, la voglia di andarsene da quella città per tornare nella sua. E lo fa, quando scopre che l'uomo con cui ha una relazione aspetta un bambino dalla moglie.
“Il dolore ha il potere di rimpicciolire le persone.”
Quando torna a casa c'è sua nonna ad accoglierla, la donna che l'ha cresciuta quando i suoi genitori sono scomparsi. Lì ha anche lasciato la bottega degli oggetti antichi del nonno Levante, deceduto pochi anni prima.
Ed è proprio ricordando il nonno che decide di riaprire il negozio. Ed una sera, con questo pensiero in testa, di notte, và proprio al negozio dove trova Milan, un uomo solo, impossibile da capire, chiuso in sé stesso.
“L’amore moltiplica, non divide, né sottrae”
Con l'aiuto di Milan, Dafne riesce a rimettere in piedi il negozio e subito iniziano a lavorare duramente. Perché a Torralta tutti si conosco e tutti sono pronti ad aiutare Dafne.
Un giorno tranquillo Dafne trova un orologio da taschino, un orologio di cui trova un gemello in casa sua, tra l'argenteria della nonna. Subito capisce che dietro quei due orologi c'è molto più di quello che si potrebbe pensare e, grazie alle sue doti speciali, ne è sempre più convinta.
Le storie che gli narrano questi due orologi, infatti, sono molto confusi e tormentati. Scoprire la loro storia è diventato il suo nuovo obiettivo.
«Siamo fatti di cose, Milan, di ricordi. Gli oggetti sono la memoria del nostro tempo e di quello di coloro che ci hanno amato, conservata per impedire che la morte annienti il miracolo della vita.»
Ho adorato il libro fin dalle prime pagine. Ogni pagina mi chiamava l'altra, non riuscivo più a smettere di leggere. Più cose conoscevo e più volevo saperne.
La scrittura molto descrittiva mi ha dato un'idea precisa dell'ambientazione del romanzo; i personaggi son ben caratterizzati e, ovviamente, ho adorato Milan.
Vi consiglio vivamente di leggere il romanzo, di assaporarlo, di amarlo e di riporlo con cura nella vostra libreria. Perché so per certo che questo sia un romanzo che rileggerete ancora e ancora e ancora e ancora!
La mia valutazione
Vi saluto ricordandovi di passare dalle altre blogger che hanno aderito al review party che ho organizzato grazie alla casa editrice Garzanti che ci ha gentilmente offerto la copia digitale e che non ringrazio mai abbastanza.
A presto,
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