giovedì 17 dicembre 2020

Recensione "Non chiamatela Cinderella", Flora A. Gallert











Buongiorno a tutti Readers e ben tornati nel blog con una nuova recensione! 
Oggi vi parlo del nuovo libro di Flora A. Gallert, Non chiamatela Cinderella. 
Ringrazio l'autrice per la copia digitale del romanzo.



Titolo: Non chiamatela Cinderella 
Autore: Flora A. Gallert 
Genere: Contemporary Romance 
Editore: Self Publishing 
Serie: Autoconclusivo 
Pagine: //
Prezzo ebook: 0,99
Prezzo cartaceo: 8,00
Link d'acquisto: https://amzn.to/3mrNqYC

Grace ha due perfide sorellastre, una matrigna e ha perso suo padre. Lavora nell'hotel di famiglia come lavapiatti e per tutto lo staff lei è diventata Cindy, diminutivo di Cinderella. Quando poi si scontra con il bel principino italiano Damiano Della Rovere, il pensiero di essere finita per davvero in quella favola e di avere quindi il suo meritato lieto fine, inizia a stuzzicarla. Soprattutto perché il principe in questione è bellissimo, ricco e sembra sul serio interessato a lei. Ma quando si sveglia nella sua suite e precisamente tra le sue lenzuola, è giunto il momento di fuggire di nascosto, a quel punto trovare le scarpette è facile, mentre recuperare il perizoma un po' meno. Presto Cindy intuisce che tutta questa faccenda è stata solo un'illusione. Le favole non esistono, e forse nemmeno i principi. Damiano è a Miami per un motivo preciso: accrescere il suo “regno” e ottenere così l'approvazione del padre. L'incontro / scontro con quella ragazza bella e dolce, però, finirà per trascinarlo in una storia tanto romantica quanto bizzarra. Soprattutto quando scoprirà che in Hotel non c'è nessun ospite di nome Cindy. Ma allora, con chi ha passato l'intera notte? Chi è quell'angelo dall'aria ingenua che gli ha rifilato una marea di bugie? E per Cindy... È giunta l'ora della favola della buonanotte, o di risvegliarsi da un sogno trasformatosi in un gran bel pasticcio?



recensione

Nella vita di Grace non tutte le cose sembrano andare per il verso giusto. Sua madre è morta quando era ancora una bambina e l’unico con cui passava le sue giornate era suo padre nel suo albergo di Miami. Come nella favola di Cenerentola, anche il padre di Grace decise di sposarsi con un’altra donna e con lei arrivarono anche le sue due perfide figlie.
Come dicevo prima, a Grace le cose non sembrano andare per il verso giusto, a causa di un incidente anche suo padre muore e lei è costretta a passare il resto della sua vita come cameriera nell’amato albergo di famiglia, con a capo la sua matrigna e le sue due sorellastre. Da quel momento in poi anche in albergo venne dato il nome di Cindy, dalla celebre favola “Cenerentola”. 
Gli anni passano e Cindy è proprio decisa a partire da quella che da sempre è stata la sua città e la sua casa. Lo scontro, però, con Damiano Della Rovere potrebbe rovinarle tutti i piani.
Ma sapete che c'è, la Cinderella di Miami si è rotta il cazzo, è tempo di cambiare vita, punto.
Damiano Della Rovere è un ragazzo italiano che ha deciso di trasferirsi a Miami per poter espandere il suo impero e per dimostrare a suo padre il suo valore. Quando si scontra con Cindy, mai avrebbe pensato che una ragazza dolce, dagli occhi verdi e capelli rossi sarebbe potuta entrare così in fretta nella sua vita. Quando capisce che anche lei “alloggia” nel suo stesso albergo, cercherà di conquistarla a tutti i costi. 
Non mi sono mai sentito così. Non mi aspettavo certo di provare questa cosa nuova, e fortissima, e strana; dall’altra parte del mondo e nei confronti di una perfetta sconosciuta. Ma è più forte di me e non posso resistere. Le prendo il viso tra le mani e mi fiondo sulle sue labbra [...]

Il problema è che le bugie non tardano ad arrivare e, voi lo sapete meglio di me, dopo la mezzanotte l’incanto potrebbe svanire.  
Abbiamo puntato tutto su una bugia, ma proprio quella bugia è stata la cosa più vera che ci sia mai capitata di vivere.

Non chiamatela Cinderella” è un romanzo breve e semplice. Pur avendo riscontrato molti problemi con questi tipi di romanzi in passato, posso affermare che questo non mi è dispiaciuto. Proprio perché è un romanzo semplice e c’è poco da scoprire, la struttura che si è adoperata penso che le calzi a pennello e credo che sia stata un’ottima idea. 
Il romanzo per quanto assomigli un po’ alla storia di Cenerentola, devo dire che l’autrice è stata molto brava nel raccontare comunque qualcosa di diverso e originale. Non è facile, soprattutto quando si prende spunto da una trama già costruita, il che mi ha meravigliata. L’unico problema, però, è che ho trovato il romanzo adatto ad un target più piccolo rispetto alla mia età. Ovviamente è un parere personale, perciò potete provare a leggerlo, magari a voi potrebbe entusiasmare di più. 
I due protagonisti mi sono piaciuti, Cindy in particolare modo. Mi è piaciuta la sua voglia di indipendenza e la voglia di cavarsela da sola senza l’aiuto di nessuno. Purtroppo non sono riuscita a condividere la sua scelta finale, d’altronde è una scelta che può starci nel suo complesso. Per quanto riguarda Damiano, invece, non è rientrato nella mia top list dei ragazzi per cui prendersi una cotta durante la lettura. Purtroppo non l’ho idealizzato come di solito mi succede con gli altri protagonisti. Però l’ho trovato molto dolce e gentile, a parte l’ultima cavolata che ha fatto!
Perché rovinare sempre tutto con la razionalità? Perché non lasciarsi un po’ andare e cercare di addolcire un minimo il ricordo che avrò di questa città quando me ne andrò?

Del resto, la lettura non mi è dispiaciuta. Sicuramente un romanzo scorrevole e che si riesce a divorare in poco tempo. Un’altra cosa che mi è dispiaciuta è che mi aspettavo più umorismo, soprattutto dopo aver letto la trama. In ogni caso, dal romanzo più aspettavo qualcosina in più, perciò non è riuscito a diventare uno dei miei preferiti. Comunque, se la trama vi ha incuriosito, potete dargli una possibilità, sappiamo benissimo che ognuno di noi ha i suoi gusti personali, perciò ciò che a me non è piaciuto potrebbe entusiasmare voi. Intanto vi lascio con la mia valutazione.  


La mia valutazione



A presto, 

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