Buon pomeriggio readers e ben tornati nel blog con un nuovo evento targato Mondadori.
Torno oggi con il terzo e ultimo romanzo della trilogia di Mark Lawrence, Nona Grey. Vediamo tutti i nodi venire al pettine e dobbiamo dire arrivederci ad un personaggio davvero ben costruito e che mi mancherà.
Come sempre, prima di venire a noi, ringrazio la casa editrice per la copia cartacea del romanzo!
Prezzo cartaceo: 28,50
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Il ruggito della folla ti invade come fosse cosa viva, ti riverbera nel petto, ti strappa dalle labbra una risposta senza chiederti permesso. La calca di corpi travolge le barriere e la moltitudine diviene inconsapevolmente un’entità unica, la stessa emozione trasuda dalla pelle delle persone più svariate, lo stesso pensiero echeggia in centinaia di teste, o perfino migliaia.
Parlarvi del terzo volume senza fare spoiler è veramente difficile, quindi cercherò di parlare il meno possibile della trama.
Ora che Nona è cresciuta ed è diventata una suora effettiva, per lei conta di più la lealtà verso le altre sorelle che tutto il resto. Per questo motivo non riesce a smettere di pensare a tutte le persone a lei care che hanno perso la vita, facendola sentire una nullità.
Non solo Nona è praticamente in conflitto con se stessa, ma presto ci sarà una guerra e tutte le Suore del Convento della Dolce Misericordia devono essere pronta a combattere e ad eseguire ordini in apparenza senza senso.
Per un istante, Nona rimase eretta, vibrante di potere, trasudando dalla pelle una luce che colmò la camera sotterranea di bagliori rossastri e di ombre. Un attimo dopo, l’impeto del Sentiero la colse e la scaraventò contro il muro come una pietra scagliata da una fionda.
Rispetto i precedenti due volumi, questo terzo capitolo mi è piaciuto meno. Molte cose sono state affrettate, altre non concluse definitivamente.
I capitoli si alternano tra passato e presente e questo mi è piaciuto molto. Apprezzo sempre questa scelta di narrazione. La stile narrativo dell’autore è molto descrittivo e questo ci aiuta a capire meglio molte situazioni.
I personaggi, soprattutto Nona, sono cresciuti sotto i nostri occhi, capitolo dopo capitolo. Il livello di maturità che raggiungono in quest’ultimo libro vi renderà fieri di loro, quasi fossero figli vostri.
Abbiamo conosciuto una Nona bambina, con molti problemi da risolvere, e adesso diciamo addio ad una Nona adulta, matura, con molte più responsabilità ma con la consapevolezza e la forza di superare qualsiasi avversità.
Quando non ha un principio né una fine, una cosa non ha neppure un centro; così, la tua mente comincia presto a capire che non essendoci modo di specificare dove ti trovi sulla sua lunghezza, allora per molti versi vieni a trovarti ovunque lungo il suo tracciato.
Insomma readers, la trilogia mi è piaciuta tantissimo e anche se “Holy sister” mi ha un po’ deluso, non posso che non consigliarvi la lettura di questa storia!
Soprattutto se avete amato Nevernight e libri di questo genere...non potete assolutamente perdervi questa chicca.
La mia valutazione
A presto,
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