Buongiorno a tutti Readers e ben tornati nel blog con una nuova recensione.
Esce oggi per Mondadori "Stepsister. Sorelle di sangue" di Jennifer Donnelly, io ho avuto l'opportunità di leggerlo in anteprima e non vedo l'ora di potervene parlare!
Come sempre ringrazio la Mondadori per la copia digitale del romanzo!
Autore: Jennifer Donnelly
Genere: Fantasy
Editore: Mondadori
Serie: //
Pagine: 368
In un mondo dove una ragazza può essere solo brava, obbediente e soprattutto bella, non c'è posto per giochi di guerra e corse a cavallo: ovvero per tutte le cose che Isabelle ama. Quando, costretta da Maman, si mozza le dita dei piedi per farle entrare nella scarpetta e aggiudicarsi il matrimonio con il principe, Isabelle viene scoperta. E al suo posto viene scelta Ella, la sorellastra buona, la perfetta Cenerentola delle fiabe. A Isabelle resta solo la vergogna più nera e l'ostilità di tutta Saint-Michel. Ma è proprio vero che il destino di una sorellastra "cattiva" è vivere ai margini e che l'unica strada possibile è quella dell'infelicità? Il marchese de la Chance non la pensa così e forse l'unica cosa che può salvare Isabelle è capire che per tutte c'è una possibilità, e che la vera bellezza è scegliere la propria strada e percorrerla senza voltarsi indietro. Questa è una fiaba oscura. È una fiaba crudele. È una fiaba da un altro tempo, un tempo in cui i lupi restavano ad aspettare le bambine nella foresta. Quel tempo è ormai passato. Ma i lupi sono ancora qui e sono due volte più scaltri. Le bestie rimangono. E la morte ancora si nasconde in una spolverata di bianco. È crudele per qualunque ragazza che smarrisca il sentiero. Più crudele ancora per una ragazza che smarrisca se stessa. Sappi che è pericoloso allontanarsi dal sentiero. E tuttavia è molto più pericoloso non farlo.
L'AUTORE
Jennifer Donnelly
Ha scritto numerosi romanzi per adulti e ragazzi. Il suo capolavoro è Una voce dal lago, col quale ha vinto la Carnegie Medal, il premio letterario più importante in Inghilterra.
Risiede a New York dove vive della sua scrittura.
recensione
“C’erano una volta, per sempre e mai più, in un’antica città sul mare, tre sorelle che lavoravano a lume di candela.”
Quando eravate piccole quante volte avete letto e visto “Cenerentola”? Tantissime volte, sicuramente! Ma anche se non l’aveste fatto scommetto che conoscete la storia. Ecco, ora prendete tutto quello che sapete e mettetelo da parte, perché “Step sister” è la storia di Isabelle, sorellastra di Cenerentola, che per riuscire ad entrare nelle scarpette di cristallo si taglia le dita.
Il romanzo parte proprio da qui, da Cenerentola che segue il principe e Isabelle che deve riprendere in mano la sua vita. Tutto è, ovviamente, reso difficile dai cittadini che - dopo il suo inganno - la odia.
Guardando la sorella, Isabelle si domandò come qualcuno potesse mai considerarla brutta. Moriva dalla voglia di dire a Tavi che l’intensità nel suo sguardo e la passione nella sua voce le toglievano il fiato, tanto quanto un falcone in volo, un lago all’alba, o la luna d’inverno alta in cielo. Ma l’improvviso nodo che si sentì in gola non glielo permise.
Chance è un personaggio assolutamente adorabile che, all’insaputa di Isabelle, è interessato a lei e la protegge da sé stessa e dalle decisioni che potrebbe prendere. Una cosa importante, che traspare, è che nel romanzo, l’autrice, ha voluto sottolineare che alla fine solo una persona può decidere del destino di Isabelle ed è Isabelle stessa.
Isabelle aveva abbassato gli occhi sulle loro mani e poi li aveva rialzati per rivolgere a Felix uno sguardo interrogativo. Allora, lui le aveva risposto. Con un bacio. Lei era rimasta senza fiato, aveva riso e gli aveva restituito il bacio. Felix sapeva di tutto ciò che Isabelle amava: cavalli, cuoio, lavanda e fieno. Sapeva di ciliegia e cioccolato e di ragazzo. Le era parso spensieratamente familiare e pericolosamente estraneo. Prima di andarsene, avevano composto insieme il cuore.
Isabelle è una protagonista coraggiosa e risoluta, completamente diversa dalla sorellastra che abbiamo conosciuto noi, ed è proprio questo il fulcro di tutta la storia.
L’autrice mette in mostra come una ragazza non debba essere soltanto bella e accondiscendente per raggiungere il “per sempre felici e contenti”, anzi, queste sono le ultime qualità a cui dar voce. Prima di questi ce ne sono tante altre: intelligente, appassionata, indipendente...
Chance si sporse di nuovo dal finestrino, cercando Isabelle con lo sguardo. La scorse, sempre più piccola con l’aumentare della distanza, mentre rientrava a casa al galoppo attraverso i campi. «Vai, splendida ragazza» sussurrò. «Cavalca forte. Cavalca veloce. Fai tua la strada. Presto.»
È quindi una fiaba che va contro le fiabe, si può dire che è un’antifiaba.
Dove le donne non sono costrette a indossare delle scarpette di cristallo e un vestito bellissimo per essere notate dal principe, dove voler cavalcare non è per maschi. È un libro assolutamente fantastico, un libro da far leggere a grandi e piccoli, che insegna moltissime cose.
Il marchese de la Chance sorrise. Stava lanciando una moneta d’oro in aria. La lanciò a lei, che l’afferrò. Allora, lui si levò il cappello e scomparve nella calca. Isabelle lo osservò andare via, stringendo la moneta forte in mano. Non lo rivide mai più.
Io vi consiglio assolutamente la lettura di questo romanzo perché, grazie anche allo stile narrativo dell’autrice, riuscirete ad immedesimarvi in Isabelle, a comprenderla e ad amarla come non avete mai fatto.
La distinzione che fa di bello e di bellezza è qualcosa che tutti dovrebbero imparare. Il bello è ciò che piace a tutti, seguire la massa ed essere come la società ti vuole. Per avere bellezza, invece, non bisogna seguire i canoni dettati dalla società. Quindi, ragazze e ragazzi, ricordatevi sempre che per essere belli dovete sentirvi bene con voi stessi. È una cosa a cui tengo tantissimo e spero che voi lo sappiate.
A presto,
Nessun commento:
Posta un commento