Titolo:
L’equilibrio
delle illusioni
Autore:
Antonella
Frontani
Editore:
Garzanti
Prezzo
e-book: 6,99
Prezzo cartaceo: 16,90
Agnese è una
manager di successo che non ama i cambiamenti. Soprattutto quelli che
minacciano di sconvolgere una vita all'insegna della più rigorosa disciplina,
dove nessun dettaglio è mai lasciato al caso. Non si concede evasioni se non
nello spazio chiuso della sua solitudine, quando cerca il conforto della
musica. Adesso, a bordo di un aereo che da Torino la porterà a Erice per
seguire un progetto importante, non riesce a nascondere la propria irritazione
per una situazione che non ha scelto e che, in fondo, la spaventa. E poi mal
sopporta il suo vicino di posto, Adriano, un insolente che ostenta il suo
fascino di inguaribile dongiovanni sicuro di sé e delle proprie doti di fine
seduttore. Ma Agnese, che crede di aver già capito tutto, non sa ancora che questo
incontro fortuito cambierà ogni cosa. Ben presto, scopre che Adriano è
l'ideatore del progetto di cui è responsabile e si trova a lavorare al suo
fianco. Giorno dopo giorno, questa vicinanza forzata lascia il posto a qualcosa
di diverso. A un'amicizia, a un'intimità che Agnese, abituata a stare sola, non
si aspettava e di cui ha paura. Così, mentre gli sguardi a volte indiscreti di
Adriano sembrano scavare nel cuore di Agnese alla ricerca di un indizio che lo
aiuti ad avvicinarla ancora un po', lei si ritrae proteggendosi dietro la
corazza che indossa da anni. Eppure, sa bene che prima o poi dovrà giocare a
carte scoperte e lasciare che Adriano entri piano nella sua vita. Perché la
loro storia si assomiglia. E solo lui è in grado di capirla. Di condividere
quei rimpianti che nascono da decisioni imposte ed errori passati. Quegli
stessi errori responsabili di ferite ancora aperte che insieme forse potranno
ricucire per ricominciare da capo.
Buongiorno a tutti readers e ben tornati nel blog con una nuova recensione targata Garzanti!
In quest’ultimo periodo è stato difficile trovare un
libro che mi appassionasse. Ne ho letti di belli, sì, ma nessuno è riuscito a
scavalcare quel sottile velo che mi divideva dagli altri, che erano belli,
affascinanti, sensuali, ma non rispecchiavano esattamente quello di cui avevo
bisogno. Nessuno, tranne questo. “L’equilibrio delle illusioni” è stato il fulmine a ciel sereno di cui
necessitavo per capire alcune cose anche della mia vita. Mi ha scossa, mi ha fatta
emozionare. Venire a scoprire il perché.
Agnese Lorenz è una manager di successo, di quelle
di pietra, dedite solo al lavoro, capace di terrorizzare tutti i dipendenti
dell’azienda. Lo scopo della sua vita è mantenere la posizione e la
reputazione. Ma un giorno il Presidente dell’azienda per la quale lavora le
assegna un incarico spiacevole, che non può rifiutare pena licenziamento. Da
Torino, la sua amata città, è costretta a volare ad Erice, in Sicilia, per
seguire la ristrutturazione di un collegio femminile.
I problemi iniziano già durante il volo, con un
vicino di posto sfrontato e che mal sopporta la sua valigetta.
Lasciatasi alle spalle l’aeroporto l’attende la
Madre Superiora che ha ben poche caratteristiche tipiche di quelle
tradizionali. Purtroppo per lei, inoltre, il giorno dopo scopre che quello
scomodo vicino di posto, Adriano Bertelli, è l’architetto designato per quella
progettazione. Ed è da quel momento che inizia il loro percorso interiore.
Esatto, non solo quello di Agnese, ma anche quello di Adriano, entrambi aiutati
da Madre Letizia e da un luogo stupendo come Erice che vi farà da sfondo.
Come dicevo prima, questo libro ha toccato le corde
profonde della mia anima, per vari motivi: un po’ mi vedo in Agnese, dedita alla sua carriera e
improntata solo a quella, dietro la cui facciata, però, si nasconde un cuore
puro, generoso ma ferito e segnato; un po’ mi rivedo in Adriano che, invece,
sembra prendere la vita com’è, senza troppe riflessioni, sorride e fa battute,
ma anche lui ha qualcosa di importante che lo tormenta e lo tiene al
guinzaglio. All’inizio sembrano due caratteri destinati a viaggiare su due
rette parallele, caratteri così diversi che non s’incontreranno mai, eppure,
nonostante la loro diversità, pian piano, riescono a combaciare, diventando
quasi complementari.
Troppo sfrontato lui, troppo dura lei. Tutti e due in fuga perenne da qualcosa, persi a causa della mancanza di una meta chiara
Intorno a loro, Madre Letizia è il personaggio forte del
libro. Ho adorato la sua pacatezza e la sua fermezza che si contraddicevano, ho
poi compreso il perché attraverso i suoi occhi, lei che ha visto in Agnese se
stessa e in Adriano qualcuno da riprendere per mano.
Ho amato questo romanzo anche perché intorno ai
protagonisti l’autrice ha costruito una
realtà che è sembrata davvero realtà: un ambiente semplice e allo stesso tempo
meraviglioso come Erice, i suoi abitanti calorosi, il paesaggio naturale che
rompe qualunque pregiudizio.
Ho sentito la passione di Adriano per
l’architettura, l’amore di Agnese per la musica che più volte l’ha salvata – e
anche sorpresa!- , quello di Madre Letizia per l’arte e la storia.
Perché il viaggio d'arte in luoghi carichi di significato e di storia è, in realtà, un viaggio dell'anima che risveglia una trama di emozioni e di sentimenti. Diventa un'occasione per ritrovare noi stessi...
L’autrice con la sua penna ha saputo mescolare vari
elementi fino a unirli, creando un’armonia che non mi ha permesso mai di
lasciare la lettura, che mi ha tenuta ancorata lì con i personaggi che man mano
andavo avanti sembravano diventare miei amici.
Ho vissuta con prontezza la chiusura del cerchio di
Adriano; con emozione quello di Agnese, un po’ più lunga.
Quanto tempo è passato dall'ultima volta che ha chiesto scusa a qualcuno? Ci pensa all'improvviso e si stupisce di non esserselo mai domandato. Quanto tempo? Pensa mentre torna a sbirciare dalla finestra del suo ufficio tre ragazze che fumano in cortile. [...] La domanda le rimbalza nella testa come una palla da biliardo che non trova la buca...Cede all'evidenza: non lo ricorda più.
Ho pianto quando
finalmente hanno trovato se stessi e hanno riempito il vuoto dentro di loro,
quando questo gli ha permesso di trovarsi.
Un romanzo pacato ma avvincente, emozionante, pieno
di spunti per gli appassionati di musica, storia e architettura, senza mai
sconfinare fuori la trama, romantico.
Lo consiglio vivamente.
La mia valutazione
A presto,
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