lunedì 5 marzo 2018

Intervista a Francesco Leo

Buongiorno a tutti Readers e ben tornati nel blog con un nuovo post!
Iniziamo la giornata al meglio con l'intervista fatta a Francesco Leo, autore della trilogia de "Il Ciclo della Rinascita".


Viktor

Regno di Mirthya, Ciclo dell'Oblio.

Le otto divinità, detentrici del potere degli elementi, crearono il mondo e le razze per condividere con loro la vita. Il tradimento di una di queste peró, scatena una guerra che coinvolge ogni essere vivente. È un periodo storico incerto per il mondo. Dopo l'estinzione dei nani e la battaglia che ha coinvolto gli dei creatori, elfi e uomini sono tornati a vivere una vita tranquilla. Le paure, tuttavia, non sono svanite.

Secoli dopo, un'antica profezia preannuncia l'avvento di un eletto che dovrà risanare l'equilibrio del pianeta, minacciato da un male che si pensava dimenticato. Speranze e timori si mescolano nel cuore di ogni creatura, mentre il destino di un giovane ragazzo verrà segnato per sempre.

Primo libro della trilogia epic fantasy "Il Ciclo della Rinascita", "Viktor" rappresenta l'esordio di Francesco Leo, autore che ha come obiettivo quello di mantenere alti valori importanti quali amore, amicizia e sacrificio attraverso un viaggio immaginario e coinvolgente.

Link d'acquisto: http://amzn.to/2DPpyws



Nithràl


Il viaggio dell'eletto è iniziato e in molti si sono uniti alla sua causa.
Grazie alla guida dell'Organizzazione della Stella, Viktor ha appreso i fondamentali del combattimento e ha consacrato la propria vita alla missione affidatagli dagli Dèi. Tutto, però, sta per cambiare.
Molto è stato perduto lungo la via, e altro ancora sta per essere stravolto.
Le promesse s'infrangono, e verità celate vengono dischiuse. Il passato si fonde al presente, mentre ogni certezza svanisce.
Il mondo trema, e i popoli di Mirthya vengono chiamati a combattere sotto un unico stendardo.









Link d'acquisto: http://amzn.to/2EqPkUS




Innanzitutto Francesco ti do il benvenuto nel blog! 
Sono molto contenta che tu ci segua e che abbia accettato di fare questa intervista!

Iniziamo con la solita domanda di rito…


1.      Quando hai cominciato a scrivere?

Avevo sei anni. Ho iniziato inventando e scrivendo parole associandole a delle formule magiche. La fantasia ha sempre fatto parte di me.

2.      Com'è nata l'idea del romanzo e cosa ti ha spinto a pubblicarlo?
Avevo già scritto qualcosa prima di cimentarmi nel primo romanzo della trilogia de 'Il Ciclo della Rinascita'. L'idea mantiene come base quella di una trama pensata per un videogioco sviluppato tra i sedici e i diciannove anni. Ovviamente, il tutto è stato rivisto e arricchito.
La pubblicazione è arrivata dopo, e in fase di stesura non avrei mai pensato di arrivarvi. Il pensiero di poter condividere con gli altri qualcosa di mio mi attirava: sono sempre stato d'indole molto introversa, e questo era un buon modo per muovere i primi passi affinché uscissi dal guscio in cui ero intrappolato.

3.      Hai trovato qualche difficoltà nella stesura del tuo romanzo? E nella promozione?

Niente di difficoltoso in particolare. Qualche periodo di fermo, forse, ma non per blocchi specifici. Semplicemente, dei momenti ero più favorevole alla scrittura e altri no.
Immagino sia normale, e capita anche ora. Ci sono giorni in cui preferisco continuare la stesura di un romanzo e altri in cui prediligo pianificare strategie di promozione. Per quest'ultima, è stato necessario fare un'accurata ricerca di tutti i mezzi possibili per arrivare agli utenti; e da qui mi sono aperto vie verso eventi live, radio e televisioni.
Emergere resta sempre difficoltoso per i vasti pesci che sguazzano nei mari dell'editoria. L'impegno è necessario non tanto per trovare spazio di promozione, ma per fare la differenza.

4.      In questo momento stai lavorando ad un nuovo romanzo?
La trilogia de 'Il Ciclo della Rinascita' è conclusa, e ad Aprile uscirà il terzo volume.
Al momento sono in fase di lettura post-editing di un nuovo romanzo autoconclusivo e la stesura di un altro ancora: sono decisamente più avanti rispetto alle pubblicazioni, lo so. Purtroppo non riesco a fermarmi!

5.      Hai mai presentato il tuo romanzo a degli eventi letterari o hai intenzione di farlo in futuro?
Già fatto e spero di continuare a farlo. Ho partecipato a eventi dal vivo in presentazioni, interviste radiofoniche e televisive. Avere a che fare col pubblico è importante per far conoscere se stessi, il proprio pensiero e le opere personali, oltre che a instaurare un legame più saldo con chi mi segue, scambiare opinioni e discutere sui temi più disparati.

6.      Che tipo di scrittore sei? 
Ti piace scrivere di getto le tue idee o preferisci fare delle scalette ed organizzarti il lavoro?

Annoto le idee che mi vengono di getto, poi le amalgamo alla trama che sto costruendo e tendo a sviluppare il tutto. Di solito, appunto su un block-notes tutte le fasi salienti di un romanzo, suddividendole poi in capitoli e soffermandomi su ognuno di questi per elaborarli al meglio.
Nel momento in cui inizia la stesura, già so come inizia a finisce tutto: le vicende sono tutte appuntate e pronte per essere sviluppate al pc. Qualche volta, però, mi è capitato di aver inserito elementi in corso di scrittura o di aver modificato delle parti.


7.      Durante il percorso che hai affrontato per arrivare alla pubblicazione hai trovato difficoltà? Quali ricordi hai di questo percorso?
Le difficoltà sono state approcciare a tutto il contorno di questo mondo: trovare un editor, un grafico e qualcuno che ti spiegasse tutto. Al momento della prima pubblicazione ero certamente più inesperto, tuttavia non ricordo crucci particolari per ricercare una casa editrice.
Al contrario, col prossimo libro penso che impiegherò un po' di più. Ora che so come funziona so quali parametri prendere di mira quando valuto un editore, per cui la scelta sarà più elitaria.

8.      C'è qualcosa che cerchi di ottenere dalla scrittura? E, se si, perché scrivi?
Per lo più è uno sfogo creativo, che associo alla volontà di divulgare il mio pensiero e offrire spunti di riflessione. Come dico sempre, uno scrittore dovrebbe cercare di insegnare oltre che intrattenere, e lasciare qualcosa di tangibile al lettore. Qualcosa che renda indelebile la storia vissuta tra le mie pagine.

9.      Quando hai scritto ti sei ispirato a qualcuno?
Immagino che ognuno di noi prenda come riferimento gli autori che più ci colpiscono, e anche senza volerlo il condizionamento risulta involontario e quasi obbligato. Nella mia trilogia, ad esempio, si sente con più forza di altre l'impronta di Christopher Paolini, autore della saga di 'Eragon'.


Ti ringrazio tantissimo per aver risposto a queste domande, spero di poter leggere presto qualcosa di tuo!

A presto,


1 commento: