Autrice: Virginia de Winter
Titolo: L'ordine della penna (Black Friars #3)
Editore: Fazi
Prezzo carteaceo: 20:00
Prezzo eBook: 2,99
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Serie Black Friars
1. L'Ordine della Spada
2.L'Ordine della Chiave
2.L'Ordine della Chiave
3.L'Ordine della Penna
4. L'Ordine della Croce
5. Le soglie del Buio
Altieres, una delle antiche dinastie regnanti del Vecchio Continente, si è estinta dopo la violenta morte di tutti i suoi discendenti, e a portare il nome della casata sono rimasti solo i vampiri Blackmore, creature immortali a cui regnare non è permesso. Ma qualcosa ora è cambiato: Sophia, unica erede ancora in vita, creduta morta da anni, è stata ritrovata e le già fragili dinamiche del regno sono vicine a spezzarsi una volta per tutte. Gli oscuri segreti di Altieres stanno tornando a celare ombre sulla Vecchia Capitale, fulcro del potere politico e religioso, e spettri senza volto si aggirano per le strade terrorizzando cittadini e studenti. Intanto Sophia sta imparando a conoscere la sua nuova vita. Essere una Blackmore infatti non significa solo indossare meravigliosi vestiti ed essere un giorno incoronata regina, come innocentemente credeva, ma evitare matrimoni politici e sfuggire a continui attentati alla sua vita, anche da parte degli stessi parenti. Eloise Weiss, coraggiosa eroina protagonista dei due romanzi precedenti, deve affrontare invece forze che nemmeno i suoi poteri possono governare. I morti non riposano più in pace nella Vecchia Capitale, disturbati nel loro eterno sonno da forze oscure e implacabili, forse collegate al ritorno dell’erede di Altieres e alle sconvolgenti verità che i vampiri Blackmore nascondono da secoli e sono ora sfuggite al loro controllo. Eloise, grazie al suo potere di dominare le forze oscure, sarà forse la chiave per riportare l’ordine là dove ormai esiste solo il caos.
"Accadeva ultimamente che, osservandosi le mani, riuscisse a distinguere il
delicato disegno delle ossa e delle vene sotto i contorni diafani delle dita. A volte, girandosi tra i veli della morte, le sembrava di scostarli con una
consistenza quasi corporea. La forza dell’attrazione verso il mondo si stava rafforzando, ma lui le mancava
più di quanto non le fosse mancato il respiro nel suo ultimo istante di vita. Uscire dal perimetro delle sue prigioni – cimiteri, mausolei, cripte –, i luoghi
creati per confinare i morti perché poco interferissero con la vita, era diventato più
semplice. Raggiungerlo era un imperativo della sua anima che, libera dalle catene della
vita, poteva tornare a quel momento della sua esistenza in cui era esistito soltanto
lui. C’erano stati legami altrettanto forti dopo che si erano separati, il sangue e il
nido avevano chiesto la protezione feroce da cui non si era risparmiata.
Però risvegliarsi nella morte aveva significato tornare al momento in cui era
stata solo se stessa, insieme a lui. Il suo viso era scavato dalle ombre, bello e amato come un tempo. Neppure i tratti che aveva lasciato impressi nella giovinezza dei suoi figli potevano eguagliare la forza e la grazia che l’avevano rapita oltre ogni ragione. Dopo tanti anni di morte non riusciva nemmeno a ricordare più perché si fosse
separata da lui. Lo guardò disteso tra le coltri del letto, i capelli d’argento, gli occhi chiusi che sapeva del medesimo colore, quella mano sfregiata e la piega delle labbra che le
avevano detto tutto ciò che bramava di più al mondo. Gli sfiorò piano la fronte e il confine tra i loro mondi si assottigliò di nuovo tanto da permetterle di sentire il tepore della sua pelle.
Ritrasse la mano, stupita, e allora lui voltò la testa destandosi nella notte e i loro occhi si incontrarono. Il sorriso che le rivolse le mostrava che qualcosa di lui si era fermato nel
momento in cui erano stati insieme per perpetuarlo all’infinito. Il varco si stava aprendo abbastanza per permettere loro di toccarsi di nuovo. Lui le prese la mano, i suoi occhi brillavano e, insieme al fuoco che l’aveva bruciata da quando li aveva scorti su di sé la prima volta, lei vide una consapevolezza che solo la maturità aveva potuto portargli: l’esatta conoscenza di ciò che si vuole. Voleva lei.
«Clarisse», le sussurrò, con la stessa voce con cui lo aveva fatto mille volte, troppi anni prima."
Buongiorno cari lettori, eccomi di nuovo qui, a recensire il terzo volume della serie Black Friars! Ci troviamo di nuovo in mezzo a morti e guerre, ma in questo caso ci concentriamo su altri personaggi, anche se Eloise e Axel sono comunque sempre visibili.
Che dire, man mano che si va avanti con la serie, si ha sempre più voglia di scoprire come finirà, questi libri si leggono in un attimo! E i personaggi crescono man mano che va avanti la storia; io adoro i personaggi che crescono nelle varie storie, se no che divertimento ci sarebbe??
Qui in compenso c'è chi cerca di far innamorare le persone con dei sortilegi; ma funzionerà?
Matrimoni combinati, matrimoni per amore, quale dei due è meglio? Secondo me, quello per amore, ma magari c'è chi preferisce l'altro! E voi quale dei due preferite?
La mia valutazione
Alla prossima recensione
Luce <3
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