Buon pomeriggio a tutti readers e ben tornati nel blog con un nuovo evento targato Mondadori!
Dopo una settimana torno a parlarvi di McKenzie Lee e di “Guida ai pizzi e alle virtù per giovani gentildonne”.
Prima di venire a noi ringrazio come sempre la Oscar Vault per la copia digitale del romanzo!
Incrocio le braccia e mi affloscio, senza curarmi del portamento. «Chi definisce una ragazza sveglia, caparbia o arguta, o usa altri begli aggettivi fingendo che siano complimenti, non vuole davvero farle un complimento. Sono solo modi diversi per dire che è una stronza.» Le dita di Sim lavorano sulle punte dei miei capelli. «Le hai sentite spesso queste parole, vero?» «Capita di continuo alle ragazze come me. È un modo come un altro per dire che non sono desiderabili.»
In questo secondo volume la protagonista è Felicity, la sorella di Monty, che abbiamo già conosciuto - in modo molto superficiale - nel primo volume della trilogia. Immaginavo già durante la lettura del primo volume che Felicity mi sarebbe entrata nel cuore e infatti avevo ragione, non mi ha delusa per nulla.
Felicity è una ragazza diversa dalle ragazze per l’epoca nel quale è ambientata il libro. Non sogna un marito e dei figli ma fantastica di diventare medico e, come sappiamo, le donne in quell’epoca non potevano professare alcun lavoro.
Solo il medico Alexander Platt, promesso sposo di Johanna Hoffman che è la ex migliore amica di Felicity, la potrà aiutare a realizzare il suo sogno.
Lui si trova in Germania e per raggiungerlo intraprendere un viaggio dove incontra un marinaio donna di nome Sim, con la quale stringerà un rapporto di amicizia.
Traggo un respiro ed è come se dentro i miei polmoni si aprissero lobi di cui non conoscevo l’esistenza; mi riempio di tanta aria che temo di sollevarmi da terra e volare via. Non so se sia vero o se sia solo la mia percezione alterata, ma giurerei che il mio cuore non abbia mai battuto con tanta forza. Non è il battito veloce della paura o l’affanno di una corsa. È forte. Mi fa sentire forte. Vorrei avere sotto mano un libro. Lo potrei leggere al doppio della solita velocità. Vorrei avere un complesso problema matematico da risolvere, con una sola soluzione. Piego le dita, stringo i pugni, non so decidere se voglio correre o nuotare o compilare una lista di tutte le parole che conosco.
Il libro tratta di temi molto interessanti come ad esempio l’amicizia, la lotta per la realizzazione di un sogno e dell’asessualità, tema molto importante e che ho adorato fosse presentato così.
Felicity è una donna moderna in un’epoca che non le appartiene, ho amato come ha lottato per ottenere ciò che desiderava.
Come nel primo romanzo, anche in questo quindi troviamo temi importanti, che ci toccano da vicino. Se nel primo romanzo abbiamo trovato l’omosessualità e il problema dei neri, in questo secondo romanzo a fare da sfondo sono, non solo la lotta femminista, ma anche il pregiudizio e le aspettative della società.
Attraverso la nebbia vedo ancora l’isola che ci attende e riesco solo a pensare: “Non può finire così”. Non è quello che pensavo mi sarebbe passato per la testa nel momento in cui mi fossi trovata a guardare in faccia la morte con i suoi occhi famelici. Non è disperazione, ma pura caparbietà. Non è neanche volontà di vivere, piuttosto è il rifiuto di accettare la morte. Non ora, non qui, non adesso che ho ancora così tanto da fare.
Lo stile narrativo dell’autrice si riconferma all’altezza delle mie aspettative. Ha una scrittura fluida e semplice, ti tiene incollato alle pagine e ti trasporta nella storia.
Insomma readers, il secondo volume di questa serie supera persino il primo volume. Poi a fine libro troverete anche la novella dedicata a Monty e Percy che vi farà innamorare ancora di più di questi due personaggi!
Ora non ci resta che attendere il terzo volume, sperando che arrivi in Italia presto!
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