Titolo: Trattieni il respiro
Autore: Debora Ferraiuolo
Serie: The Breathless Series –
Volume 2
Genere: Narrativa contemporanea
Casa Editrice: Ultra
Collana: Ultra Romance
Pagine: 282
Prezzo ebook: € 10,99
Data di uscita: 11 Aprile 2019
Link d'acquisto: https://amzn.to/2PsAS4w
Sono passati tre anni da quella
sera a Parigi e l’amore tra Daniel e Aurora sembra aver superato tutte le
difficoltà iniziali.
I loro universi così lontani hanno trovato uno spazio in
cui vivere quel sentimento testardo e senza limiti che li unisce.
Adesso, sono pronti
a tutto pur di difendere ciò che hanno costruito insieme, pur di sfidare ogni
ostacolo, perché la vita è un viaggio e quello di Aurora e Daniel non è dei più
facili. Basta poco, solo l’essenza di un attimo, e il loro futuro non è più
così certo. Basta poco e tutto quello che hanno conquistato può dissolversi
nell’aria come una folata di vento.
Quando decidono di voler mettere
su famiglia, Aurora inizia ad accusare dei malori e scopre che la sua salute e
quella della loro bambina potrebbero essere seriamente compromesse.
Da questo
momento i loro equilibri crollano.
Lui è arrabbiato col mondo, ha
paura di perderla e le strappa una promessa: esserci, domani e sempre. Lei è spaventata ma determinata a salvare la figlia
più di ogni cosa al mondo, anche al costo della sua stessa vita.
Riuscirà a non
infrangere l’ennesima promessa o dovrà convincere Daniel a sopravvivere ed
essere felice senza di lei?
Un romanzo doloroso e toccante,
capace di scuotere anche gli animi più duri.
Nasce nel 1991 nella provincia di
Napoli, a Castellammare di Stabia, dove vive. Laureata in economia aziendale,
si diletta nella scrittura nel tempo libero coltivando la sua più grande
passione fin dall’adolescenza. Nel 2016 conosce il mondo di Wattpad e con le
sue storie raggiunge il cuore di milioni di lettori. Nel 2018 arriva in libreria
con il suo primo romanzo Tutto quello dicui ho bisogno (Ultra), primo volume della trilogia The Breathless Series, di
cui Trattieni il respiro è il secondo
episodio.
Buongiorno a tutti Readers e ben tornati nel blog con una nuova intervista, oggi prendiamo parte al Blogtour di "Trattieni il respiro" di Debora Ferraiuolo!
Innanzitutto
Debora ti do il benvenuto nel blog!
Sono molto contenta che tu abbia accettato di fare questa intervista con noi!
Iniziamo con la domanda di rito...
Sono molto contenta che tu abbia accettato di fare questa intervista con noi!
Iniziamo con la domanda di rito...
1. Quando
e perché hai cominciato a scrivere?
Ho sempre amato scrivere e l’ho fatto fin da quando ero solo una ragazzina. Scrivevo ovunque: sui diari di scuola o sul mio diario segreto, su quadernini che poi attaccavo l’uno all’altro con lo scotch. Poi ho smesso. La scuola, il lavoro e l’università mi impedivano di dare alla scrittura il giusto tempo e la giusta attenzione, almeno fin quando non è successo qualcosa che ha cambiato la mia vita per sempre e così ho sentito il bisogno di trovare una via di fuga, uno sfogo. La scrittura è stato tutto questo.
Ho sempre amato scrivere e l’ho fatto fin da quando ero solo una ragazzina. Scrivevo ovunque: sui diari di scuola o sul mio diario segreto, su quadernini che poi attaccavo l’uno all’altro con lo scotch. Poi ho smesso. La scuola, il lavoro e l’università mi impedivano di dare alla scrittura il giusto tempo e la giusta attenzione, almeno fin quando non è successo qualcosa che ha cambiato la mia vita per sempre e così ho sentito il bisogno di trovare una via di fuga, uno sfogo. La scrittura è stato tutto questo.
2. Che tipo di scrittore sei? Stili una scaletta prima di scrivere un romanzo o vai dove ti porta la storia?
Vado molto a sensazioni. Amerei davvero tanto fare delle scalette e portar
loro fede, ma non ci riesco mai, quindi scrivo di getto e mi lascio guidare
dall’istinto. Per questo molto spesso le idee di partenza finiscono poi per
essere completamente diverse durante la stesura della storia.
3. Da
Wattpad dove tutto è iniziato alle librerie. Raccontaci l’emozione del tuo
primo libro pubblicato.
Sarà
scontato ma è ancora tutto così incredibile per me. Spesso vedo il mio libro,
beh adesso due, nella mia libreria e dico: “Quella non sono davvero io”.
Pubblicare con una casa editrice e arrivare alle librerie d’Italia significa
essere andata molto oltre le aspettative che avevo solo qualche anno fa quando
in segreto scrivevo sulla piattaforma digitale Wattpad. Al tempo non pensavo
minimamente che un giorno una delle mie storie sarebbe diventata un libro in
carta e inchiostro. Quindi l’emozione è davvero, davvero tanta. Così come la
paura, l’agitazione, la trepidazione e l’ansia. Sono una persona molto
riflessiva, molto indecisa e soprattutto molto ansiosa quindi vivo ogni cosa
alla millesima potenza, ma forse nel senso sbagliato perché sono anche pessimista
di natura quindi vedo sempre il bicchiere mezzo vuoto e mai quello mezzo pieno.
Ad ogni pubblicazione sono un tripudio di emozioni che va continuamente
oscillando dall’euforia alla paura di non aver fatto un buon lavoro. Quindi sì,
pubblicare mi ha resto incredibilmente felice ma ha anche portato a mettere in
gioco una parte di me e nello specifico la mia paura di non essere all’altezza
delle aspettative o di quanto richiesto per poter essere riconosciuta come una
“scrittrice.”
4. Com'è
nata l'idea di scrivere la “The Breathless Series”?
Tutto quello di cui ho bisogno è stata una di quelle storie che
vengono così, improvvisamente. Non c’è un motivo di fondo che mi ha spinto a
scriverla. Avevo questi due personaggi fra le mani e sentivo il bisogno di
metterli su carta, di dar loro vita e parola. E così è stato. Aurora e Daniel
sono stati un crescendo, più scrivevo di loro e più avevo bisogno di scrivere
di loro. Non ne sentivo mai lo strenuo. Avevo mille e più idee che
riguardassero loro e in un modo o nell’altro credo di averle messe nero su
bianco tutte. Infatti, dopo Tutto quello di cui ho bisogno è nato il secondo
volume, Trattieni il respiro, e dopo un sogno a dir poco folgorante, il
terzo volume che risulta essere al momento il più lungo dell’intera trilogia.
5. C’è un
personaggio dei tuoi romanzi a cui sei particolarmente legata? Se sì, quale e
perché?
Sì, ci sono due personaggi a cui sono particolarmente legata. Il primo è Meghan, un personaggio che non abbiamo ancora avuto modo di conoscere e che è la protagonista della prima storia che ho scritto e che mi rispecchia maggiormente. Il secondo è Daniel che senza ombra di dubbio al momento è il mio personaggio preferito. La sua storia ha tutto un crescendo che concorre a renderlo un personaggio dinamico. È quel personaggio che col tempo impari a conoscere e amare, quello che dopo ben tre volumi conosci perfettamente e di cui sai immaginare pensieri e azioni, quello che per quanto prevedibile non smetterà mai di sorprenderti e farti arrabbiare.
Sì, ci sono due personaggi a cui sono particolarmente legata. Il primo è Meghan, un personaggio che non abbiamo ancora avuto modo di conoscere e che è la protagonista della prima storia che ho scritto e che mi rispecchia maggiormente. Il secondo è Daniel che senza ombra di dubbio al momento è il mio personaggio preferito. La sua storia ha tutto un crescendo che concorre a renderlo un personaggio dinamico. È quel personaggio che col tempo impari a conoscere e amare, quello che dopo ben tre volumi conosci perfettamente e di cui sai immaginare pensieri e azioni, quello che per quanto prevedibile non smetterà mai di sorprenderti e farti arrabbiare.
6. In
questo momento stai lavorando ad un nuovo romanzo?
Sì. Sto
lavorando all’editing di un romanzo che vedrà luce sotto forma cartacea ed
ebook ad Ottobre. Su Wattpad, invece, sto ultimando una storia intitolata “Come
un cielo senza nuvole” che spero un giorno di pubblicare e sto lavorando ad
un’altra serie che al momento è solo un’idea.
7. C'è qualcosa che cerchi di ottenere dalla scrittura? E, se sì, perché
scrivi?
Più che
ottenere qualcosa, scrivere mi fa stare bene e questo è il motivo principale
per cui lo faccio. Scrivere per me è come vivere, respirare. Come ho detto
prima è la mia valvola di sfogo e quando il mio mondo e la mia vita vanno a
rotoli la cosa che mi riesce più facile è immergermi nella scrittura, nella
vita intricata dei miei personaggi, in quelle città che descrivo e percepisco a
distanza. Non sono un’artista, ma immagino la scrittura un po’ come la pittura.
Ogni trama, ogni personaggio sono un colore della tavolozza. Basta solo
intingere il pennello, sporcare le setole, miscelare i colori che tutto prende
vita. E ogni pennellata è un sorprendente concentrato di emozioni.
Siamo giunti alla fine di questa intervista, io ti ringrazio tantissimo Debora per aver risposto a queste domande e per la disponibilità
dimostrateci.
Se vi siete persi le altre tappe del Blog tour, cosa aspettate?
Correte a recuperarle!
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